Microbiologia
M e d i c a 276INTRODUZIONE L'aumento del numero delle infezioni da funghi in ambiente ospedaliero nell'ultimo decennio costituisce un problema preoccupante, in quanto le infezioni nosocomiali hanno, nell'8% dei casi, un'origine fungina, in particolare da Candida spp. (2,12). L'uso sempre più frequente di terapie immunosoppressive e di tecniche di rianimazione sempre più invasive, la comparsa di nuove patologie che comportano la compromissione delle difese immunitarie, l'aumento del numero dei trapianti, ecc. determinano lo sviluppo delle infezioni fungine che colpiscono, in particolare, i malati chirurgici ed i pazienti cancerosi sottoposti a chemioterapia, nei quali le candidosi invasive si accompagnano ad un elevato tasso di mortalità (4, 12). A causa dell'emergere dell'AIDS, la candidosi oro-faringea interessa, ancora oggi, la quasi totalità dei malati con HIV (18,26). Anche per quanto riguarda un altro lievito, il Cryptococcus neoformans, il numero dei casi diagnosticati sta progressivamente aumentando dal 1985 (dal 20 al 50% per anno), a seguito del progressivo sviluppo dell'AIDS (27). Infine, nei soggetti che non presentano anomalie immunitarie o particolari fattori di rischio, le infezioni da lieviti provocano focolai cutaneo-mucosi che, per quanto a carattere benigno, costituiscono una reale fonte di disagio. Circa il 40% delle dermatomicosi è causato da Candida albicans e, secondo la letteratura, si può stimare in circa il 5% il numero delle infezioni vulvo-vaginali causate da lieviti: il carattere spesso recidivante può evolvere in patologie così gravi da provocare invalidità al lavoro e notevole crescita dei costi pubblici e privati. Di conseguenza, l'aumentata frequenza delle infezioni da lieviti e la gravità della loro evoluzione clinica, impone che qualsiasi fungo isolato da campioni clinici debba essere considerato come un potenziale opportunista, per il quale occorre eseguire un'identificazione accurata e sarebbe auspicabile determinare la sua sensibilità ai farmaci antifungini, soprattutto per quei miceti isolati da distretti sterili. Scopo dello studio è stato pertanto quello di identificare i lieviti isolati da diversi campioni patologici, provenienti da distretti sterili e non sterili sia di soggetti immunocompetenti, sia di soggetti immunodepressi afferenti ai vari Ospedali della Città di Torino e di valutare la loro sensibilità ai più comuni farmaci antifungini.
MATERIALI E METODI
SUMMARYThere is an increased incidence of the morbidity and mortality associated with fungal infections caused by resistant fungi in various groups of patients; therefore the monitoring of their susceptibility to antifungal agents to be necessary for optimizing clinical therapeutic treatment. The susceptibility profiles of recent clinical yeasts and yeast-like fungi isolated from Turin's Hospitals to current antifungal drugs are here reported. Candida albicans was the most frequently isolated species (40%), followed by C. glabrata (22%).A high rate of susceptibility to all antifungal agents tested ...