The findings of an epidemiological survey of multiple sclerosis (MS) in the urban area of Catania reveal a new and in some respects original pattern of MS cases recorded on 31 December 1989 (prevalence day). They explain why special attention should be paid to patients residing in that area, which shows a remarkable upward trend of the MS prevalence rates calling for further study and for more targeted intervention in the fields of prevention, treatment and rehabilitation.
IntroduzioneLa TC è ovunque utilizzata come esame di scelta nei pazienti con stroke per escludere la presenza di emorragia. Sin dagli inizi degli anni '90 sono stati utilizzati con notevole successo i segni precoci TC dell'ischemia cerebrale per la selezione dei pazienti candidati alla terapia fibrinolitica, tuttavia nelle prime 3 ore sono spesso sfumati e comunque insufficienti per una quantificazione dell'estensione dell'ischemia cerebrale. I numerosi studi comparsi in letteratura negli ultimi anni hanno infatti dimostrato come con la Risonanza Magnetica (RM) sia possibile identificare molto precocemente l'ischemia cerebrale e distinguere efficacemente la penombra ischemica dal core ischemico. Tuttavia la scarsa collaborazione dei pazienti e la scarsa disponbilità delle apparecchiature RM ne rende difficile l'impiego in emergenza. Negli ultimi anni numerosi autori hanno suggerito l'uso della TC dinamica per la valutazione della perfusione cerebrale, ma a causa delle diverse impostazioni tecniche e dei diversi software utilizzati per il calcolo dei parametri della perfusione esistono tuttora alcune controversie sull'efficacia clinica della metodica. L'esperienza clinica è tuttora limitata e non esiste ancora accordo su quale sia il più affidabile approccio metodologico nella creazione di mappe parametriche e nel calcolo del volume e del flusso ematico cerebrale. ScopoCalcolare l'accuratezza diagnostica della TC dinamica nella diagnosi precoce di ischemia cerebrale e valutare l'efficacia delle mappe parametriche nel prevedere l'evoluzione dell'ischemia. Materiali e metodiSono stati sottoposti a TC cerebrale 40 pazienti (19 maschi, 21 femmine, età media 61.15 anni, range 30-80) entro sei ore dalla comparsa di sintomi acuti di coinvolgimento emisferico.In tutti i pazienti al termine della TC di base è stata eseguita TC dinamica con somministrazione di 2 boli di 50 ml di mdc iodato con iniettore a flusso costante (10 ml/sec) in una vena antecubitale e scansioni dinamiche a due livelli, fronto temporo occipitale comprendente i nuclei grigi della base e fronto parietale, comprendente i giri pre e post centrale.Durante la somministrazione di mdc sono state effettuate 50 scansioni di 8 mm della durata di 1 s (80 kVp e di 165 mA). Mappe parametriche a colori del tempo di picco (TTP), tempo di transito medio (MTT), volume ematico cerebrale (CBV) e flusso ematico cerebrale (CBF) sono state calcolate "offline" su PC con software dedicato. Sono stati calcolati sensibilità, specificità, valore predittivo positivo e negativo per ogni mappa parametrica (TTP, CBV, MTT, CBF) e per la TC di base in rapporto ai reperti della TC di controllo.In 23 pazienti è stata effettuata angiografia digitale arteriosa al termine della TC dinamica, con iniezione selettiva dei 4 vasi cerebrali, con lo scopo di dimostrare la sede dell'occlusione vasale e la presenza di circoli collaterali.In tutti i pazienti è stata ripetuta una TC cerebrale a distanza di 3-4 settimane al fine di confrontare l'estensione del deficit di perfusione iniziale con l'are...
IntroduzioneNei pazienti con emorragia subracnoidea da rottura di aneurisma intracranico il vasospasmo cerebrale è la maggior causa di mortalità e di morbilità neurologica. Nonostante l'avvento della terapia endovascolare degli aneurismi intracranici abbia permesso una riduzione della morbilità legata all'intervento chirurgico, il vasospasmo cerebrale rappresenta una pericolosa complicanza anche del trattamento endovascolare. Il vasospasmo angiografico viene riscontrato nel 40-70% dei pazienti con ESA sottoposti ad intervento chirurgico o sottoposti a controllo angiografico post-clippaggio, tuttavia solo il 20/30% di questi manifesta deficit neurologici da ischemia cerebrale. Poiché un vasospasmo severo può provocare infarti cerebrali devastanti e condurre ad edema cerebrale diffuso, nonché ad exitus, è di fondamentale importanza identificare precocemente la presenza di vasospasmo, anche se non ancora sintomatico.Il monitoraggio dei pazienti viene normalmente effettuato con Doppler Transcranico (TDC) che è in grado di valutare precocemente un aumento della velocità di flusso nelle arterie cerebrali, ma non di fornire informazioni sulle condizioni del microcircolo cerebrale, analogamente all'angiografia digitale arteriosa, che, pur essendo in grado di dimostrare variazioni di calibro dei vasi cerebrali, non permette di rilevare un'ipoperfusione del tessuto cerebrale. ScopoObiettivo del lavoro è valutare l'utilità diagnostica della TC-perfusione nell'identificazione dei segni precoci di ischemia in pazienti con vasospasmo cerebrale. Materiali e metodiSono stati sottoposti a TC dinamica con somministrazione a bolo di mdc (TC-perfusione) 13 pazienti, 7 maschi e 6 femmine, compresi in un range d'età di 24-79 anni, età media 50,53 ± 13.8, con emorragia subaracnoidea da rottura di aneurisma intracranico.La diagnosi di ESA è stata posta con TC all'ingresso. I pazienti sono stati classificati secondo la scala di Fisher che prevede 4 diversi gradi di gravità in base alla misurazione dello spessore del sangue negli spazi subaracnoidei sulla TC iniziale, e secondo la scala di Hunt&Hess che prevede 5 gradi di gravità in base allo stato neurologico del paziente.Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad angiografia digitale arteriosa con studio selettivo dei 4 vasi afferenti cerebrali entro 12-24 ore dal sanguinamento. A tutti i pazienti dopo la diagnosi TC di emorragia subaracnoidea è stata somministrata nimodipina i.v. per una durata variabile da 15 a 21 gg. Sei pazienti sono stati sottoposti a clippaggio chirurgico dell'aneurisma, 6 sono stati trattati con spirali di Guglielmi a distacco elettrolitico. Il trattamento chirurgico o endovascolare è stato deciso in base alla sede dell'aneurisma e alle condizioni cliniche del paziente. L'intervento è stato effettuato entro 4 giorni dal sanguinamento (media 2.7). In tutti i pazienti indipendentemente dal tipo di trattamento chirurgico o endovascolare è stata effettuata TC di controllo entro 6 ore dal termine dell'intervento per escludere emorragie legate alla procedura, contusioni...
IntroduzioneLa fibrinolisi per via venosa rappresenta il trattamento di scelta nell'ictus cerebrale entro 3 ore dall'insorgenza dei sintomi.Mentre nessun trial ha provato l'efficacia della terapia fibrinolitica per via venosa oltre le 3 ore, un unico trial ha dimostrato l'efficacia della fibrinolisi intraarteriosa tra 3 e 6 ore.Dal momento che l'identificazione dei segni precoci di ischemia cerebrale alla TC è soggetta ad ampia variabilità, con scarse possibilità di quantificare il deficit e di esprimere una valutazione prognostica, è emersa la necessità di utilizzare nuovi criteri di selezione che permettano la differenziazione tra i pazienti con una rilevante indicazione alla fibrinolisi e pazienti che non possono trarne alcun beneficio o addirittura aumentato rischio di complicanze emorragiche 1 .L'obiettivo di una corretta gestione di questi pazienti è un'accurata valutazione della sede dell'occlusione e della quantità di tessuto cerebrale irreversibilmente danneggiato e l'identificazione del tessuto cerebrale a rischio di infarto irreversibile.Tra i diversi strumenti diagnostici lo studio TC della perfusione cerebrale in base ai dati preliminari sembra essere in grado di rispondere a questi quesiti. ScopoValutare l'utilità dello studio della perfusione cerebrale con TC dinamica nel predire l'outcome dei pazienti con stroke carotideo in fase acuta sottoposti a fibrinolisi intraarteriosa. Materiale e metodiSono stati sottoposti a fibrinolisi intraarteriosa tra 3 e 6 ore dall'esordio dei sintomi 11 pazienti con stroke carotideo in fase acuta (7 F, 4 M, età media 56, range 29-76), selezionati da una più ampia popolazione di 40 pazienti sottoposti a TC dinamica con studio della perfusione cerebrale. In tutti i pazienti, al termine della TC di base, è stata eseguita TC dinamica con somministrazione di 2 boli di 50 ml di mdc iodato e 2 scansioni dinamiche, rispettivamente a livello dei nuclei grigi della base e fronto-parietale. Le scansioni della TC dinamica in formato DICOM originale sono state trasferite al termine dell'esame ad un personal computer (Intel Pentium 1GHz) e su questo elaborate utilizzando un software commerciale. Dalle curve densità/tempo sono state calcolate 4 mappe parametriche in scala di colore che esprimono lo stato della perfusione cerebrale: tempo di picco (Time-to-Peak,TTP), tempo di transito medio relativo (Mean Transit Time, MTT), volume ematico cerebrale (Cerebral Blood Volume, CBV), flusso ematico cerebrale (Cerebral Blood Flow, CBF). In tutti i pazienti la valutazione clinica iniziale è stata effettuata ricorrendo alla "National Institute of Health Stroke Scale" (NIHSS), seguita da un controllo a 3 mesi, utilizzando la scala di Rankin modificata (MRS).Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad angiografia arteriosa al termine dell'esame TC. I circoli collaterali leptomeningei sono stati classificati in "efficaci" o "scarsi" a seconda del tempo e del grado di riempimento retrogrado dei rami M2-M5 dell'arteria cerebrale media occlusa. I pazienti sono stati selezionati per la fibrinolisi ...
L'ulegiria è una lesione della corteccia cerebrale conseguente ad un'alterazione anossico-ischemica perinatale che colpisce neonati a termine. Morfologicamente è caratterizzata da atrofia delle circonvoluzioni con un caratteristico prevalente interessamento della porzione di corteccia più profonda, nel fondo dei solchi, e con un risparmio della porzione più superficiale. La sostanza bianca adiacente è quasi sempre alterata e presenta atrofia e gliosi. La distribuzione delle lesioni è solitamente simmetrica e corrisponde a territori vascolari di confine, generalmente in regione parietale. Riportiamo tre pazienti di età compresa tra 22 e 46 anni, con epilessia esordita in età infantile e insufficienza mentale, tutti con storia di anossia neonatale. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a RM dell'encefalo in età adulta. In tutti i casi si è osservato assottigliamento delle circonvoluzioni parieto-occipitali parasagittali, con prevalente interessamento della porzione profonda che presentava anche segnale alterato, e risparmio della corona delle circonvoluzioni. La sostanza bianca presentava iperintensità in T2 con interessamento strettamente sottocorticale in un caso, con maggiore estensione verso la regione periventricolare negli altri. In questi due casi i ventricoli erano dilatati. Le lesioni erano bilaterali, con distribuzione simmetrica in due casi, e con estensione anche alla regione frontale paramediana sinistra nel terzo. La RM permette di riconoscere la caratteristica morfologia delle circonvoluzioni alterate e le modificazioni di segnale della sostanza bianca che corrispondono a perdita di sostanza e gliosi. Questi elementi e la loro distribuzione sono in accordo con l'ipotesi patogenetica “vascolare” e consentono la diagnosi di ulegiria. La differenziano inoltre dalla polimicrogiria, causata nel feto durante il secondo trimestre da un'alterazione della fase terminale della migrazione neuronale, e dalla leucomalcia periventricolare che colpisce neonati prematuri.
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