PASTORIZIA ANTICA E MODERNA NELL'ITALIA CENTRALE: UNO STUDIO INTERDISCIPLINARE NEI MONTI DEL CICOLANOQuest'articolo è un contributo al dibattito attuale, tra archeologi, di come sia possibile ricostruire la pastorizia antica attraverso i dati archeologici. I monti del Cicolano oggi vengono sfruttati ogni estate dalle gente dei villaggi circostanti per tre scopi diversi: agricoltura, pastorizia stanziale, pastorizia transumante. Il progetto comprende uno studio geomorfologico, una ricognizione archeologica, una ricerca documentaria, e studi etnoarcheologici. Il regolare insediamento stagionale cominciò nella tarda preistoria e nel periodo romano i monti furono usati da agricoltori e da pastori forse transumanti. L'agricoltura arativa e la pastorizia risultano ambedue nei documenti medioevali e postmedioevali e si possono riconoscere nel materiale archeologico raccolto. Maè assai difficile identificare differenti tipi di pastorizia nei dati archeologici forniti dalla ricognizione. L'archeologia dell'insediamento, la cultura materiale portatile, la fauna, i residui botanici creati dagli agricolturi e pastori di oggi nel Cicolano mostrano le difficoltà nel distinguere i diversi tipi di uso dei terreni alti. Ma, almeno, ci danno utili suggerimenti per sviluppare le future metodologie.
The region of the Serra de l'Altmirant in southeastern Spain, through its upland location and its rocky and scrub landscape, is strongly perceived as marginal-this mainly in contrast with the nearby fertile coastal plains between Valencia and Denia, busy with orange and vine production especially. A progressive colonization of the lower part of the Serra by weekend homes is starting to counter this image of marginality, but at the same time such constructions threaten the residual archaeology of a different type of human upland exploitation, namely pastoralism and hunting. Abandoned terraces, cisterns, store buildings and larger corrals are evident even on the exposed plateau and testify to a period in which the Serra was active and integral to farmers and shepherds from the villages of the adjoining valleys and plains. This paper discusses the nature of this activity, as recorded through archaeological and ethnographic investigation, and considers also the materials and outlook of Manolo, the last shepherd-in-residence on the Serra.
DALLA MONTAGNA ALLA PIANURA: EVOLUZIONE DEL PAESAGGIO IN ABRUZZO. UN RAPPORTO PRELIMINARE SUL PROGETTO DELLA VALLE DEL SANGRO 1994–95Questo rapporto discute le metodologie ed i principali ritrovamenti delle prime due stagioni del progetto della Valle del Sangro, tuttora in corso. Il progetto, organizzato dalla Soprintendenza Archeologica dell'Abruzzo e dalle Università di Leicester e di Oxford, ha lo scopo di esaminare i dati archeologici, architettonici, etnografici ed ambientali per l'alta e la media/bassa valle, con particolare riferimento alla comprensione del ruolo svolto dalla piccola città e dal villaggio in una varietà di paesaggi in un periodo che va dall'arcaico all'alto medioevo (ca 600 a.C. – 900 d.C.).Gli scavi di siti arcaici e successivi in Val Fondillo — nell'alta valle — e dell' oppidum ellenistico e romano di Monte Pallano nella media valle sono di grande importanza per la conoscenza dell'epoca sannita e di quella romana, mentre nomi di luoghi (quale Fara) e resti di castelli (quale la Rocca Intramonti) forniscono un'iniziale guida allo studio degli schemi insediativi alto medievali e medievali. La ricognizione ha cominciato a fornire un quadro dettagliato dell'occupazione dell'area gravitante su questi siti, con l'analisi CAD e GIS come elemento centrale di questo studio. Una notevole importanza è stata anche data ad uno studio etnografico volto alla comprensione del ruolo della transumanza (un elemento tradizionale dell'economia regionale) e la sua relazione con gli antichi sistemi insediativi e di uso del territorio.
While serendipity may have been the chief cause for use of the Glauconitic Marl, when compacted, it forms a strong, almost "road base"-like foundation that was clearly of use for constructing defensive works. Indeed, use of the Glauconitic Marl was widespread in the area for agricultural purposes and its properties may have been well-known locally.
The Justinianic conquest of Africa, Italy and Spain (AD 533 - 554) has often been regarded as a notable assertion of Byzantine rule over the former Western Roman provinces. Historical discussions have tended to exaggerate greatly the contributions of the Byzantines in the West, presuming extensive restorative activity and the instilling of new life through Eastern immigrants and improved East-West trade contacts. Recent historical studies have broken away from this rosy image and greatly played down the Byzantine role. Archaeological interest in the post-Roman centuries in Italy in particular and in the Mediterranean trade systems has produced a vital source of physical data with which to assess the period AD 400-1000 and thus the contributions of the Byzantines. The image now changes to one of progressive decay and of notable social transformation only partially conditioned by East Roman rule.
Este volume é fruto de uma investigação internacional altamente produtiva que reúne colegas académicos e profissionais (de campo e de museu) para discutir novos resultados e abordagens, descobertas recentes e avaliações teóricas alternativas do período de transição e transformação das cidades clássicas da Antiguidade Antiga. Peritos de uma série de países modernos participaram e apresentaram-se para ajudar a comparar e contrastar criticamente as arqueologias de diversas regiões e para debater as qualidades da arqueologia e os actuais modos de estudo. Embora uma série de artigos se tenha centrado inevitavelmente nas provas disponíveis tanto para Espanha como para Portugal, ficámos encantados por ter uma difusão de contribuições que alargaram o panorama a outros territórios do Ocidente romano tardio e do Mediterrâneo. A ênfase foi dada às imagens apresentadas pela arqueologia (trabalhos de salvamento e investigação, recentes e passados), mas os dados textuais também foram trazidos em cena por vários colaboradores.
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