Un midi en voie de banalisation politique ?

Il Linguadoca-Rossiglione: culture politiche e geografia elettorale di una regione francese

“…L'impegno dei socialisti e dei radicali contro il regime di Vichy dette, nel secondo dopoguerra, una legittimazione duratura al modello di rappresentanza del Midi , fondato sul ruolo chiave di un tipo particolare di leader politici. La mobilitazione per la difesa degli interessi viticoli (Sagnes 1982;Dedieu 1998), in occasione delle crisi economiche, come fu ad esempio la modernizzazione degli anni Cinquanta, ha consolidato il ruolo emblematico del «notabile»: questi ha dovuto assumere qui più che altrove il ruolo di rappresentante della popolazione in rivolta, per meglio negoziare l'applicazione della norma, se non la trasgressione alla regola (Alliès 1995). Nel fare ciò il notabile incarna tutto un territorio e la sua storia, pur traendo un'altra componente essenziale del suo prestigio dalla capacità di mediare con lo Stato centrale.…”

Une recomposition incertaine. Les élections présidentielles et législatives de 2002 en Languedoc-Roussillon

“…Le grand reflux de la gauche C'est devenu un grand classique journalistique: chaque élection nationale est l'occasion d'une annonce irrémédiablement historique, celle de "la chute finale du Midi rouge" {Le Figaro, 23/04/02), du "Midi rouge (qui) vire au brun" {Le Monde, 23/04/02), du "Midi qui n'est plus rouge" {Midi Libre, 22/04/02). Pourtant, c'est dès le lancement de cette revue, il y a bientôt dix ans, que nous y analysions "un midi en voie de banalisation politique" (Alliés, 1995). Sans qu'il soit nécessaire de mobiliser, pour l'instant, les subtilités de la théorie des réalignements (Martin, 2000), rappelons que les années 1981-84 ont ouvert un cycle brutal et durable de mutation des comportements électoraux, en particulier en Languedoc-Roussillon.…”