2012
DOI: 10.1007/s13631-012-0075-7
|View full text |Cite
|
Sign up to set email alerts
|

Scenari e ruoli della Medicina di Laboratorio al tempo della crisi: pianificazione, organizzazione e gestione

Help me understand this report

Search citation statements

Order By: Relevance

Paper Sections

Select...
2
2
1

Citation Types

0
0
0
7

Year Published

2012
2012
2021
2021

Publication Types

Select...
5

Relationship

1
4

Authors

Journals

citations
Cited by 5 publications
(7 citation statements)
references
References 8 publications
0
0
0
7
Order By: Relevance
“…Un secondo punto di vista è quello della costruzione di organizzazioni di laboratorio incentrate sul paziente, in particolare l'organizzazione del total testing process (TTP) in termini di "point of need" (ospedale, territorio, home, self ), "timeliness" (organizzazione e automazione intorno alle necessità del paziente) e presa in carico del paziente nelle reti o nei Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (PDTA) [17]. Il modello "integrato" di Laboratorio è caratterizzato dall'assenza di pareti, dall'integrazione di diverse modalità di declinazione della Medicina di Laboratorio, dall'amplificazione dell'interfaccia clinica-laboratorio su tutta la rete di rapporti clinici, dal nuovo ruolo dei professionisti di laboratorio nel disegnarlo a misura di paziente, dall'implementazione e valutazione di nuove linee guida e mappe di cura, da un'équipe multidisciplinare, da un sistema strumentale multitasking mirato alla qualità e alla tempestività e dall'assunzione di un ruolo centrale dei sistemi di information and communication technology (ICT).…”
Section: Medicina DI Laboratorio Centrata Sul Pazienteunclassified
See 1 more Smart Citation
“…Un secondo punto di vista è quello della costruzione di organizzazioni di laboratorio incentrate sul paziente, in particolare l'organizzazione del total testing process (TTP) in termini di "point of need" (ospedale, territorio, home, self ), "timeliness" (organizzazione e automazione intorno alle necessità del paziente) e presa in carico del paziente nelle reti o nei Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (PDTA) [17]. Il modello "integrato" di Laboratorio è caratterizzato dall'assenza di pareti, dall'integrazione di diverse modalità di declinazione della Medicina di Laboratorio, dall'amplificazione dell'interfaccia clinica-laboratorio su tutta la rete di rapporti clinici, dal nuovo ruolo dei professionisti di laboratorio nel disegnarlo a misura di paziente, dall'implementazione e valutazione di nuove linee guida e mappe di cura, da un'équipe multidisciplinare, da un sistema strumentale multitasking mirato alla qualità e alla tempestività e dall'assunzione di un ruolo centrale dei sistemi di information and communication technology (ICT).…”
Section: Medicina DI Laboratorio Centrata Sul Pazienteunclassified
“…Il modello "integrato" di Laboratorio è caratterizzato dall'assenza di pareti, dall'integrazione di diverse modalità di declinazione della Medicina di Laboratorio, dall'amplificazione dell'interfaccia clinica-laboratorio su tutta la rete di rapporti clinici, dal nuovo ruolo dei professionisti di laboratorio nel disegnarlo a misura di paziente, dall'implementazione e valutazione di nuove linee guida e mappe di cura, da un'équipe multidisciplinare, da un sistema strumentale multitasking mirato alla qualità e alla tempestività e dall'assunzione di un ruolo centrale dei sistemi di information and communication technology (ICT). Il modello di laboratorio "virtuale" centrato sul paziente, proposto inizialmente da Richardson [18] nel 1999, incorpora un primissimo livello di point-of-care testing (POCT), connesso a un secondo livello più esterno di Laboratori a risposta rapida per le informazioni diagnostiche che il POCT non può dare, a un terzo livello di Laboratori core o multidisciplinari che gestiscono la routine e la risposta della maggior parte dei campioni, a un quarto livello di Laboratori specialistici a integrazione dei Laboratori core e infine a un ultimo livello di reference laboratories per i test esoterici o per expertise non comuni [17]. In particolare, clinici e stakeholder guardano al POCT come uno strumento in grado di aiutare il raggiungimento del doppio obiettivo di migliorare la qualità delle cure e di tagliare i costi, attraverso quattro vie: consentire trattamenti più rapidi, facilitare l'aderenza ai protocolli, adottare soluzioni tecnologiche a minor costo e ampliare la connettività wireless.…”
Section: Medicina DI Laboratorio Centrata Sul Pazienteunclassified
“…D'altra parte, anche nei Laboratori "centrali" la richiesta di diagnostica in tempo reale con migliori TAT e con adeguata attenzione alla fase pre-analitica e post-analitica mostra i limiti del Laboratorio "compartimentato" e "a silo" e la necessità di un'organizzazione focalizzata al TAT con laboratori core fortemente automatizzati, Laboratori a risposta rapida e Laboratori satellite specialistici [4]. Nascono così il concetto del ri-arrangiamento dell'organizzazione lineare del lavoro nel Laboratorio per fasi (pre-analitica, analitica e postanalitica) [2], l'opzione del ri-assemblamento delle dotazioni tecniche, separando talora le convenienze analitiche dalle competenze disciplinari, nella logica pianificatoria e gestionale di organizzazioni innovative secondo la metafora dell'organizzazione come cultura [5] e il diffondersi di una configurazione generale dei Laboratori caratterizzata dalla contemporanea centralizzazione (consolidamenti strumentali e strutturali; merging e reti geografiche) e decentralizzazione (analisi decentrate come POCT, NPT e self-testing) delle attività [6]. Queste innovazioni hanno determinato, in generale, la rottura spazio-temporale del rapporto medico-paziente e, per la Medicina di Laboratorio, l'amplificazione geometrica dell'interfaccia clinica-laboratorio con le conseguenze della moltiplicazione e complessità dei temi della sicurezza/qualità delle analisi, dell'interpretazione clinicamente adeguata e fondata e delle abilità comunicative in favore di soggetti diversi dal tradizionale medico "curante".…”
Section: L'evoluzione Del Laboratorio Clinico E Il Dibattito Italianounclassified
“…Questi temi sono all'attenzione della nostra Società scientifica da più di dieci anni e sono stati affrontati dapprima per comprendere le caratteristiche del mutamento e ribadire i fondamenti della disciplina (Congresso di . Il quadro più recente è stato descritto da alcuni editoriali e articoli de "La Rivista Italiana della Medicina di Laboratorio": nell'ordine concettuale, "Medicina di Laboratorio: un futuro possibile" [6] che ripercorre l'evoluzione e offre prospettive anche visionarie [7], "Scenari e ruoli al tempo della crisi" (tratti dalle relazioni di apertura del Congresso di Salerno) [5,6,[8][9][10][11] sulle origini del cambiamento e sull'evoluzione dei ruoli e "Innovazione organizzativa" [4] sull'impatto della tecnologia sull'organizzazione e sulle prospettive del servizio della Medicina di Laboratorio.…”
Section: L'evoluzione Del Laboratorio Clinico E Il Dibattito Italianounclassified
“…"Innovare" in latino significa, infatti, fare qualcosa in modo nuovo, diverso, piuttosto che fare qualcosa meglio. L'innovazione comprende altrettanto bene sia il livello individuale -come creatività, inventiva, capacità di nuove visioni -sia quello organizzativo -come cambiamento delle strutture e obiettivi della produzione e dei suoi processi, progresso delle conoscenze scientifiche e delle competenze correlate e mutamento della percezione, comprensione e atteggiamento psicologico delle persone coinvolte [13]. Margherita Morandini [14], descrive, con esempi tratti dal percorso di rivoluzione organizzativa negli ultimi 15 anni del laboratorio in cui lavora, i contenuti di vision e mission che caratterizzano il ruolo di pianificazione strategica, organizzazione e gestione della struttura, processi e persone del laboratorio.…”
Section: Contributi Del Congresso: Ruoli E Scenari Al Tempo Della Cunclassified