Productivity and Safety in Worker Cooperatives and Conventional Firms

Abstract

This paper examines the relationship between productivity and workers' safety in firms characterized by very different types of relations in production. Arguments are developed to explain why worker cooperatives are expected to have higher productivity and lower accident rates than conventional capitalist firms. Workers who own and control their firms are expected to have a greater incentive to be efficient and a greater ability to safeguard their health than workers employed under hierarchical and alienating conditions. The hypotheses are tested by comparing carefully matched conventional and cooperative plywood companies. Preliminary results suggest that while cooperatives may be more productive they are not safer, indicating the limits of the isolated cooperative form in capitalist market economies.

The spatial dimension of productivity in Italian co-operatives

“…For example, when workers participate in management, worker co-operatives tend to be more productive than their non-co-operative counterparts in many countries (Fakhfakh, Perotin and Gago, 2012 [41]; Bailly, Chapelle and Prouteau, 2017 [42]; Logue and Yates, 2006[43]). Several case studies of individual industrial sectors in different countries also point to the possibility of higher productivity in cooperatives compared to other firms (Barros and Santos, 2007[44]; Grunberg, Everard and O'Toole, 1984 [45]; Becchetti, Castriota and Tortia, 2013 [46]; George, Fontanari and Tortia, 2020 [47]).…”

La dimensione territoriale della produttività nelle cooperative italiane

“…La letteratura evidenzia, per esempio, che le cooperative di lavoratori tendono ad essere più produttive delle loro controparti non cooperative in molti paesi quando i lavoratori partecipano alla gestione (Fakhfakh, Perotin and Gago, 2012[41]; Bailly, Chapelle and Prouteau, 2017 [42]; Logue and Yates, 2006[43]). Diversi studi di casi di singoli settori industriali in diversi paesi indicano anche la possibilità di una maggiore produttività nelle cooperative rispetto alle altre imprese (Barros and Santos, 2007[44]; Grunberg, Everard and O'Toole, 1984 [45]; Becchetti, Castriota and Tortia, 2013 [46]; George, Fontanari and Tortia, 2020 [47]).…”

“…In primo luogo, le caratteristiche regionali associate alla produttività delle società cooperative sono quasi identiche a quelle delle altre imprese. Con l'eccezione dell'accesso ai finanziamenti (positivamente correlato alla produttività delle altre imprese ma non significativo per le società cooperative, ciò che potenzialmente rispecchia una minore dipendenza dal finanziamento bancario per queste ultime) (Sabatini, Modena and Tortia, 2013, p. 621[55]; International Labour Organization, 2019 [64]; George, Fontanari and Tortia, 2020 [47]) i risultati delle stime sono generalmente gli stessi. Le società cooperative tendono ad avere risultati migliori nelle regioni con meno corruzione e in quelle più innovative e più connesse a livello globale (anche se quest'ultimo effetto è solo debolmente significativo per le società cooperative).…”

“…Per questo motivo, questo rapporto si concentra sulla distribuzione settoriale, regionale e dimensionale delle società cooperative, delle cooperative sociali e delle altre imprese. Una ricerca futura potrebbe esplorare ulteriormente il ruolo delle tipologie aziendali delle imprese del settore privato in relazione ai vari modelli cooperativi, in linea con passati tentativi in questo senso (Fakhfakh, Perotin and Gago, 2012[41]; George, Fontanari and Tortia, 2020 [47]).…”

“…Il dataset di produttività OCSE-Orbis contiene stime della produttività multifattoriale (MFP) a livello di impresa basate sulla metodologia descritta da Gal (2013[36]). Stime della produttività delle cooperative italiane bassate su fonti di dati e una metodologia simili sono riportate anche da George, Fontanari e Tortia (2020 [47]).…”