1988
DOI: 10.2307/3731377
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Logos e Mythos: Studi su Gabriele d'Annunzio

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“…E in maniera esplicita negli anni seguenti, ad esempio all'altezza cronologica della composizione di Elettra (1904), proclama la sua devozione al mito consacrato dal pittore francese e celebrato da Huysmans, addirittura in maniera plateale quando evoca il suo pellegrinaggio giovanile a Prato (cf. Finotti 1996;Gibellini 1985). È allora, ricorda il poeta, che egli è rimasto affascinato (in adorazione) dalla figura della fatale danzatrice: non il Sacro Cingolo, che v'è tra le mura cui pinse Agnolo Gaddi, adorai quivi reclinando il capo; ma il metallo che Bruno di Ser Lapo fece di grazie naturato.…”
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“…E in maniera esplicita negli anni seguenti, ad esempio all'altezza cronologica della composizione di Elettra (1904), proclama la sua devozione al mito consacrato dal pittore francese e celebrato da Huysmans, addirittura in maniera plateale quando evoca il suo pellegrinaggio giovanile a Prato (cf. Finotti 1996;Gibellini 1985). È allora, ricorda il poeta, che egli è rimasto affascinato (in adorazione) dalla figura della fatale danzatrice: non il Sacro Cingolo, che v'è tra le mura cui pinse Agnolo Gaddi, adorai quivi reclinando il capo; ma il metallo che Bruno di Ser Lapo fece di grazie naturato.…”
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