Le retour des villes dans la gestion de la sécurité en France et en Italie

Abstract

Cet article analyse le réinvestissement, par les municipalités françaises et italiennes, de leurs compétences en matière de sécurité. À partir de l’examen comparé de quatre cas d’étude, nous suggérons que les maires agissent ainsi sous la pression de mobilisations d’habitants, qui dénoncent les désordres qui surviennent dans leur quartier. La surdité structurelle de la police nationale au traitement des désordres, les pouvoirs de police dont disposent les maires et les réformes de décentralisation qui ont renforcé leurs compétences et légitimité les incitent alors à se saisir de la régulation des désordres, un thème dès lors requalifié en enjeu sécurité par le champ politique.

La governance dei quartieri multietnici ad alta conflittualità sociale: il caso dell'area di via Piave a Mestre1

“…L'importanza di un ente locale che sappia orientare e guidare i processi di cambiamento del proprio territorio di riferimento, promuovendo e coordinando una rete di attori pubblici e privati nei vari settori di policy, è stata infatti messa in luce da diversi studiosi (cfr. ad esempio Germain, 2012;Bassoli, 2011;Pitch, 2001). Emanuele Polizzi (2011), ad esempio, afferma che l'elemento più rilevante per la qualità della governance è rappresentato proprio dall'esistenza di una leadership pubblica capace di raccogliere e valorizzare tutte le risorse del territorio e di convogliarle nel processo partecipativo.…”

“…stiene la necessità di svolgere un'analisi che consideri l'intersezione di fattori originati a diversi livelli: 1) il macro-contesto politico ed economico (globalizzazione, politiche nazionali); 2) la «struttura di opportunità politica» (McCarthy and Zald, 1977) a livello cittadino; 3) le organizzazioni espressione della società civile. Con riferimento a queste ultime, altre ricerche vanno nella stessa direzione, mettendo in luce come l'impatto delle mobilitazioni degli abitanti sulla produzione dell'azione pubblica sia una questione di rilievo, anche se spesso trascurata dagli studi esistenti (Germain, 2012;Ruggiero, 2000).…”