La pandemia ha portato alla ridefinizione di alcune modalità tipiche della cultura scolastica, sia da parte degli insegnanti che da parte degli studenti. In questa situazione sono emerse nuove pratiche, nuovi modi di fare didattica e allo stesso tempo nuove forme di sottrazione – o ‘resistenza’ – da parte degli studenti che hanno prodotto forme ‘altre’ di cultura digitale, scolastica e universitaria.
Obiettivo della ricerca che qui presentiamo è quello di indagare quanto – e soprattutto come - sono cambiate, rispetto al periodo precedente alla pandemia generata dal Covid 19, le routine degli studenti e delle studentesse della scuola di secondo grado e dell’università, considerando, in particolar modo, il ruolo dei media digitali all’interno di queste dinamiche.
Il principale strumento utilizzato è stato l’intervista, somministrata a quaranta ragazze e ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado e dell’università, residenti in differenti regioni d’Italia. Le interviste, raccolte insieme a un piccolo team di studentesse e studenti coinvolti nella ricerca, hanno fatto emergere come, grazie ai media digitali, durante i periodi di pandemia ragazze e ragazzi abbiano usato una serie di tattiche di resistenza e ri-significazione degli spazi domestici, al fine di rispondere a una situazione inedita e inaspettata.
Abstract in inglese
The pandemic brought to the re-definition of some of the typical modalities of the scholar culture, both from the educators’ and the students’ points of view. In this situation emerged some new practices, new ways of teaching, and at the same time new forms of subtraction – or “resistance” – from the students’ side, which created “unusual” forms of digital scholastic and academic culture.
The aim of this research is to investigate how much – and in particular how – the daily routine of the second grade and university students changed, compared to the previous phase of Covid 19, evaluating in particular the role of digital media inside these dynamics.
The main tool used has been the interview, hand out to forty boys and girls from secondary and university degree, leaving in different Italian regions. The interviews, collected thanks to the support of a team of students involved in the research, arose that thanks to digital media, during the pandemic periods, boys and girls used several strategies such as resistance and re-signification of domestic spaces, aiming at responding to a previously unknown and unexpected situation.