La diplomazia culturale considera la promozione della lingua e della cultura uno strumento per esercitare il soft power. Esse, però, possono anche diventare un mezzo di propaganda, come è successo nel periodo fascista. Questo articolo analizza il caso del Giornalino. Una rivista, per insegnanti e studenti di italiano diretta da Giuseppe Prezzolini durante i suoi anni alla Casa Italiana di Columbia University, finora mai analizzata. Attraverso l’esame dei materiali pubblicati si cercherà di dimostrare che anche Il Giornalino ha svolto un ruolo significativo nel delineare un’immagine positiva del fascismo negli USA presso un’utenza formata essenzialmente dagli studenti di origine italiana e dalle loro famiglie, a cui il regime dava particolare importanza.