“…ChLA, 82, n. 4); su ciò Castagnetti, I vassalli imperiali, p. 275. 29 Il beneficio comprendeva beni in Maremma (Asilacto e San Regolo in Gualdo), Garfagnana (Campori, Pieve Fosciana e Castiglione), media Valle del Serchio (Tereglio, Borgo a Mozzano e Domazzano), Sei Miglia (San Gennaro, Ducenta, Torre, Sorbano, Ronco, Placule e Salissimo); la chiesa suburbana di San Colombano; parte del patrimonio delle pievi di Santa Maria di Corazzano, in Valdegola, e San Pietro di Cappiano, sull'Usciana, incluse le pensiones versate quale oboedientia et salutatio al vescovo dai pievani. 30 Data la scarsissima diffusione del nome, si tratta quasi certamente di Ghervino del fu Corrado dei Da Vico Fetri, esponente di una famiglia dell'"élite diocesana" radicata nel Valdarno Pisano, presso l'odierna Calcinaia, chiamato in causa al placito fiorentino del 4 marzo 897 (ASDL, AAL, D, † I 81, * A 5, † N 5;ed.…”