ARTICOLO ORIGINALEL'arteriopatia obliterante cronica periferica (AOCP) oltre a presentare un'elevata prevalenza nella popolazione generale, soprattutto nelle età più avanzate, comporta anche un'alta mortalità cardiovascolare [1][2][3] e, qualora sintomatica, una notevole riduzione della qualità di vita [4][5][6].Numerosi studi clinici di piccole dimensioni ed alcune metanalisi [7][8][9][10][11][12][13][14] hanno documentato che il training fisico controllato (TFc) è in grado di aumentare, nei soggetti con claudicatio (CL), sia il tempo (o distanza) di comparsa della claudicatio (ICDT) che il tempo (o distanza) totale di cammino (ACDT) durante il treadmill test, mentre utilizzando questionari specifici è stata dimostrata la sua capacità di migliorare la qualità di vita, sia in termini di salute fisica che psico-sociale [15][16][17].Nonostante l'efficacia del TFc sia oramai indiscutibile, permangono ancora incertezze su quale sia il protocollo migliore, in termini di frequenza, intensità e durata del training e su quanto a lungo si possano mantenere i benefici ottenuti.Per quanto riguarda il primo aspetto, Gardner e Poehlman [8], nella loro metanalisi hanno evidenziato che i migliori risultati si ottenevano utilizzando sedute di allenamento non inferiori a 30 minuti, con una cadenza di almeno 3 o più sedute/settimana e per un periodo di almeno 6 mesi. Recenti linee guida [18] e documenti di consenso [19], tuttavia, consigliano durate sensibilmente più brevi, ma comunque non inferiori ai 3 mesi.Il secondo e più rilevante aspetto di incertezza si basa su pochi studi, i quali hanno suggerito una preRisultati a breve e medio termine dei parametri funzionali dopo singolo ciclo di training fisico controllato in soggetti con claudicatio
BACKGROUND. Previous studies have shown the positive effect of exercise rehabilitation in patients withclaudication, but uncertainties remain surrounding the optimal exercise program strategy and the persistence of the benefits over time. The purpose of the present study has been to prospectively assess the feasibility of short-course intensive supervised exercise training beyond pain threshold and to verify the maintenance of walking capacity during a medium term follow-up. METHODS. Ninety patients with intermittent claudication due to peripheral artery disease were enrolled in a supervised intensive exercise training. Seventy six of them (67 ± 7 years, 64 male and 12 female, 48 with bilateral claudication) performed a graded treadmill testing at baseline and after 3 months. Sixty patients completed also a specific questionnaire (Walking Impairement Questionnarie). After a mean follow-up of 2.6 years, fifty six patients repeated treadmill testing and 24 patients repeated the questionnaire. RESULTS. After training, the patients showed a 91% and 53% increase in the initial and absolute claudication distance time, respectively (p=0.0000). At follow-up there was no change in the initial claudication distance time, whereas absolute claudication distance time was reduced by only 13% (p=0.0001...