A technique for joint center analysis using a stored program calculator

Dimnet, J.; Carret, Jean‐Paul; Gonon, Gilles; Fischer, Louis

doi:10.1016/0021-9290(76)90184-6

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“…which the radius moves (7,17,18). This fact must be emphasized when considering the radiologic examination technique of the wrist and DRU joint: a standardized and reproducible radiologic examination technique is of vital importance when depicting the radius and ulna in two perpendicular projections.…”

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confidence: 96%

Radiologic Examination and Measurement of the Wrist and Distal Radio-Ulnar Joint

Törnvall¹,

Ekenstam²,

Hagert³

et al. 1986

Acta Radiologica. Diagnosis

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Following fractures of the distal radius, a relatively high incidence of complications is caused by malalignment in the distal radio-ulnar (DRU) joint; recent anatomic and clinical investigations have shown congruity of that joint to be of significant importance for restoring the function of the wrist. The radius forms a moderately arched bone, which moves around the ulna in pronation and supination. Biomechanically, the ulna may be regarded as the pillar around which the radius moves. In an anatomic investigation of 5 arm specimens, we have shown that the maximum cartilage contact in the DRU joint between the ulnar head and the distal radius occurs in the neutral rotation position. A proposed routine examination method of the wrist and forearm includes a true antero-posterior and a lateral projection of the radius and the ulna, performed with the forearm and wrist in a neutral rotation, a neutral wrist deviation and with the elbow angled 90 degrees. Such an examination implies a standardized and reproducible method. In a radioanatomic investigation, a series of 50 healthy wrists and forearms were examined. A simple measuring technique is presented, applicable to the DRU joint and wrist favouring the ulna as the bone through which a reproducible long axis of the forearm/wrist may be drawn. It is suggested that the length of the radius should be judged relative to the ulna. Ulnar head inclination and radio-ulnar angle are new concepts, being major characteristics of the DRU joint. These angles of the right and left wrist were equal and no difference was found between the sexes. Minor alterations of the distal radius may be revealed when estimating these angles.

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Radiologic Examination and Measurement of the Wrist and Distal Radio-Ulnar Joint

Törnvall¹,

Ekenstam²,

Hagert³

et al. 1986

Acta Radiologica. Diagnosis

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“…Il processo di stabilizzazione ancora non e ben noto, ma con ogni evidenza obbedisce ad un controllo a circolo chiuso, di tipo automatico, che assicura una regolazioRivista di Neuroradiologia 2(Supp1.1): [5][6][7][8][9][10][11][12][13]1989 ne posturale controllata dai recettori situati principalmente nei muscoli e nelle capsule articolari.…”

Section: Aspetti Generali Dell'organizzazione Del Rachideunclassified

“…Esistono delle ernie foraminali o delle protrusioni discali associate a delle deformazioni artrosiche delle articolazioni posteriori che comprimono la rete venosa foraminale e determinano una sofferenza del ganglia spinale, sia diretta sia indiretta. A c B D Rivista di Neuroradiologia 2(Supp1.1): [5][6][7][8][9][10][11][12][13]1989 Il trattamento chirurgico e, in questi casi, molto difficile.…”

Section: Aspetti Clinici Praticiunclassified

“…Rivista di Neuroradiologia 2(Supp1.1): [5][6][7][8][9][10][11][12][13]1989 A B c E Figura 2 Sezioni trasversali della parte inferiore del rachide lombare. A) Sezione a livello L5 che mostra le radici di L5 ne!…”

Section: Aspetti Clinici Praticiunclassified

“…D Figura 4 Sezioni sagittali del forame intervertebrale. A) Sezione del forame, con dimostrazione dei rapporti reciprochi tra la radice anteriore (1), le radici sensoriali sempre multiple (2), un elemento fibroso transforaminale inferiore (3), del grasso (4) e le vene foraminali (5). B) Sezione delle stesso soggetto qualche millimetro in fuori con dimostrazione dei rapporti della radice anteriore e dell'inizio del ganglio spinate situato proprio avanti al legamento giallo.…”

Section: Aspetti Clinici Praticiunclassified

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L'ernia discale lombare. Basi anatomiche

Rabischong

1989

Rivista di Neuroradiologia

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Parole chiave: ernia discale lombare, anatomia.La colonna vertebrale testimonia, in modo evidente, di un'organizzazione intelligente e permette, partendo dalla soluzione che conosciamo e dai problemi che ci sono ignoti, di decrittarne il programma. L'assenza di errori tecnici in quest'ultimo, va comunque ad urtarsi con la frequente possibilita di alterazioni determinanti delle pannes o alia lenta ma irreversibile degradazione delle strutture dovuta all'eta. E chiaro che il rachide lombare e un sistema complesso che illustra perfettamente questi principi. Concepito per sopportare dei carichi e dei contrasti importanti, l'alterazione dei suoi componenti genera una ricca patologia, nella quale il dolore tiene una collocazione preponderante. E opportuno segnalare che voler trovare, nella teoria evoluzionista, le ragioni di questa debolezza apparente, non ha niente di scientifico, tanto e vero che il rachide dell'uomo non e debitore in nulla a quello dei quadrupedi, se non per l'esistenza degli stessi componenti, ma adattati secondo un programma originate, dovuto al genio del Costruttore.Noi tratteggeremo qualche aspetto generate dell'organizzazione del rachide per studiare poi gli elementi anatomici suscettibili di spiegare la patologia e di supportare le scelte terapeutiche. Aspetti generali dell'organizzazione del rachideIl rachide e una colonna poliarticolata, stabilizzata in posizione da un sistema muscolare dal coordinamento particolarmente complesso, che permette la fissazione del rachide in posizione ed il movimento per sommazione di ampiezza di ogni articolazione intervertebrale. Il processo di stabilizzazione ancora non e ben noto, ma con ogni evidenza obbedisce ad un controllo a circolo chiuso, di tipo automatico, che assicura una regolazioRivista di Neuroradiologia 2(Supp1.1): [5][6][7][8][9][10][11][12][13]1989 ne posturale controllata dai recettori situati principalmente nei muscoli e nelle capsule articolari.Uno dei piu importanti principi costruttivi del rachide e stato la ricerca di un dispositivo efficace di ammortizzazione.In effetti la locomozione umana impone, in permanenza, dei contrasti legati non solamente al peso ed alia contrazione muscolare, ma anche agli urti dovuti al contatto permanente di una parte del corpo con una superfice esterna piu o meno rigida. La trasmissione di queste onde d'urto verso la scatola cranica deve essere, per quanto possibile, evitata. La risposta a questo principio e data dal tripode articolare vertebrale: la parte anteriore e un cuscino idrostatico, deformabile ma incomprimibile, la parte posteriore e un limitatore di movimenti, che permette grazie alia geometria delle apofisi articolari di orientare i movimenti multi direzionali autorizzati dalla deformabilita del disco.Quest'ultimo e concepito in modo tale da mantenere un distacco morbido tra i corpi vertebrali, grazie all'esistenza di una zona centrale costituita da un tessuto altamente idrofilo dovuto ai radicali OH dei polisaccaridi che la compongono. L'acqua, fisicamente incomprimibile, diviene un fluido ...

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