REFERENCES 1. Bouysset, M., T6bib, J., NoEl, E., N6moz, C., Larbre, J.P., Bouvier, M. Rheumatoid metatarsus. The original evolution of the first metatarsal.
We studied P-III-P levels along with several acute phase reactants, Beta-2-microglobulin and autoantibody synthesis in 52 rheumatoid patients. No relationship arose between P-III-P levels and immunological parameters nor with acute phase reactants. We observed a highly significant difference between P-III-P levels in patients with knee and/or hip involvement with respect to those with only polyarthritis of small joints (86.1 +/- 21.5 vs 61.2 +/- 19.1 ng/ml; p less than 0.001). In 24 consecutive patients we also observed a significant correlation (p less than 0.02) between P-III-P levels and AIMS score. We conclude that P-III-P levels are mainly related to the synovial inflammation of major joints and as such P-III-P might represent the biochemical marker of the synovial mass in rheumatoid arthritis.
In this study we resume the results of a twenty year-long experience with knee radiosinoviorthesis in patients with rheumatoid arthritis. We treated 840 patients; the total of treated knees was 1030; from our experience it arises that best and fastest results come from patients in stadium I and higher improvement is between 1st and 3rd year from first treatment in all patients considered. Best improvements occur in less severe patients; in most severe patients they last longer in time. Radioisotopic sinoviectomy represents a good therapeutic goal; about 75% of patients shows a significant reduction in presentating numbers of knee swelling events and a benefit on the quality of life
In occasione di una revisione della nostra casistica reumatologica nel 1990, ci siamo accorti delle difficoltà di raccogliere in modo univoco i dati relativi ai pazienti giunti alla nostra osservazione (quali, quanti, diagnosi alla prima visita, diagnosi definitive, schemi terapeutici seguiti, efficacia e eventuali effetti collaterali, etc.) in quanto tutte le informazioni erano a quel tempo raccolte in archivi cartacei. Abbiamo pertanto pensato che un sistema informatizzato potesse rendere più facile e snella la raccolta dei dati ed abbiamo quindi iniziato a lavorare su di un Database (base di dati) per la creazione di una Cartella Reumatologica, che potesse aiutarci a risolvere i nostri problemi (1).
MATERIALI E METODIL'avvento delle più recenti tecnologie hardware e software a basso costo, lo sviluppo ed il largo impiego in campo reumatologico degli strumenti di valutazione dell'impatto della malattia sullo stato globale di salute e l'affermarsi del concetto di database longitudinale quale strumento di monitoraggio del malato reumatico (che hanno profondamente condizionato i tradizionali percorsi diagnostico-valutativi ed il processo decisionale del medico) ci sono venuti in aiuto (2). È stato usato un data base di facile utilizzo e che potesse essere impiegato sia in ambiente DOS (Windows) che Macintosh (Mac OS) e i cui dati fossero inseribili ed analizzabili in entrambe gli ambienti con possibilità di interscambio dei dati stessi; la nostra scelta è caduta sul pacchetto FileMaker (inizialmente nella versione 2 non relazionale).
P er il monitoraggio dei malati reumatici (specialmente dei pazienti affetti da artrite reumatoide, ma non solo) è fondamentale il calcolo di alcuni indici; fra questi importanti sono l'Indice Articolare (1) con le sue successive modificazioni, l'Indice di Ritchie (2), il numero di articolazioni tumefatte, il numero di articolazioni dolenti. Questi, insieme ad altri parametri, permettono di determinare gli indici compositi di attività di malattia quali il "Disease Activity Score" (DAS) (3), il "Chronic Arthritis Systemic Index" (CASI) (4) e di definire il miglioramento secondo i criteri ACR (5). Il loro calcolo, specialmente se fatto manualmente, ha sempre comportato un notevole impiego di tempo. Vengono infatti impiegati supporti cartacei che rappresentano in modo schematico la figura umana sulla quale si registrano, per le articolazioni coinvolte, il punteggio della gravità dell'interessamento, la presenza di dolore, tumefazione o versamento. Successivamente devono essere eseguiti i calcoli dei vari indici.
Automazione ed informatizzazione del calcolo dell'indice articolare e di RitchieAutomation and computerization of the articular and Ritchie's indexes calculation
scite is a Brooklyn-based organization that helps researchers better discover and understand research articles through Smart Citations–citations that display the context of the citation and describe whether the article provides supporting or contrasting evidence. scite is used by students and researchers from around the world and is funded in part by the National Science Foundation and the National Institute on Drug Abuse of the National Institutes of Health.