* Questo lavoro affonda le radici in una ricerca cominciata in seno al dottorato in Storia dell'arte comparata, civiltà e culture dei paesi mediterranei (coordinatore prof.ssa M.S. Calò Mariani), con la tesi Sulle relazioni artistiche fra le due sponde adriatiche nel medioevo: Albania e Puglia (tutor prof.ssa A. Pepe), discussa presso l'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" nel 2011. Attualmente prosegue nell'ambito di un progetto di ricerca finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero presso l'Università di Friburgo, Von Venedig zum Heiligen Land. Ausstattung und Wahrnehmung von Pilgerorten an der mittelmeerküste (1300-1550) (SNF-Projekt 2014-2017, diretto dal prof. Michele Bacci. Questo progetto si propone di esplorare i santuari costieri e le città portuali nell'ambito dei peregrinagia maritima, cercando di restituire il tessuto delle devozioni per mare seguite dai pellegrini sulle rotte per la Terrasanta. Una "topografia sacra" delle coste del Mediterraneo orientale che diventa anche strumento per facilitare la comprensione dei transfer artistici, culturali e concettuali che agli occhi dei viaggiatori, durante il tardo medioevo, dovevano essere per lo più comprensibili e risvegliare loro una vasta gamma di emozioni. 1 Qualche eccezione è riscontrabile da qualche anno a questa parte, per lo più dovute a campagne archeologiche relative all'alto medioevo o circoscritte a pochi monumenti bizantini. Si veda a mo' di esempio l'ultimo ricco congresso tenutosi gli scorsi 20-23 maggio 2015 presso il Museo Nazionale di Tirana L'Illyrie méridionale et l'Épire dans l'Antiquité -VI e Colloque International che con il sostegno di importanti istituzioni culturali francesi e locali ha abbracciato un periodo che va dalla Preistoria fino a lambire il Medioevo. L'attività pluriennale di scavo e le relative pubblicazioni di Pascale Chevalier dell'Università di Clermont-Ferrand riguardanti l'insediamento di Byllis e l'Albania paleocristiana; oppure la redazione di una carta archeologica della costa e dei fondali d'Albania, obiettivo del progetto Liburna della missione archeologica italiana dell'Università di Foggia, diretta dal prof. Giuliano Volpe. Da alcuni anni è attiva una campagna di scavo guidata dall'École francaise de Rome sui siti di Komani e Lezha, con risultati che abbracciano i secoli centrali del medioevo. Così come l'attività del compianto prof. Gianclaudio Macchiarella e del Centro Interdisciplinare di Studi Balcanici e Internazionali dell'Università Ca' Foscari di Venezia, rivolta ai problemi della conservazione del patrimonio bizantino, post-bizantino e d'età ottomana. 2 L'Arbanon era l'entroterra montuoso dell'Albania centrosettentrionale, storicamente abitato dalle popolazioni autoctone. Dal IX secolo era parte del Tema di Durazzo. Nel XIII secolo si estendeva grossomodo fra il fiume Drin a nord e la catena dei monti Akrocerauni a sud presso Valona. una sorta di area cuscinetto, biconfessionale, aperta a più orientamenti culturali. In quei secoli il cattolicesimo cercava di farsi strada, approfittando anche de...
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