Il contributo ha un taglio storico con attenzione all’attualità e si occupa della pedagogia montessoriana, che è recentemente al centro di un dibattito vivace in Italia e di nuove sperimentazioni. Esso vuole mostrare il notevole valore etico e sociale presente nella proposta di Maria Montessori: un valore che attualmente è un po’ trascurato a livello divulgativo, perché la concezione montessoriana viene ridotta in alcuni casi a un metodo didattico (arredi a misura di bambino, materiali scientifici, maestra unica). Per questo motivo, l’autrice del contributo analizza il Discorso inaugurale in occasione dell’apertura di una Casa dei bambini nel 1907, scritto e pronunciato da Maria Montessori, focalizzandosi su alcuni temi. Il primo tema è quello degli spazi: il Discorso mette in luce come Montessori pensava al valore simbolico e sociale delle Case dei bambini e alla loro importanza per il recupero di situazioni di degrado e di miseria. Il secondo tema è quello del profilo professionale della maestra: le parole di Montessori mostrano come l’insegnante ha una importante funzione sociale ed è la persona che cresce i futuri cittadini favorendone la consapevolezza critica attraverso una relazione fondata sull’autonomia. Una rilettura dell’opera montessoriana in questa luce ci sprona anche a rivedere le proposte di altri pensatori della nostra storia culturale non come metodi didattici, pur innovativi e interessanti, ma anche e soprattutto nel loro messaggio sociale. Questa prospettiva appare sempre più urgente e doverosa in un’epoca come la nostra, che si trova ad affrontare problemi molto gravi riguardo alle condizioni dell’infanzia.
Na Itália, desde os anos setenta, houve um debate significativo dos estudo sobre o sexismo linguístico que contribuíram para pensar a problematização da presença dos estereótipos de gênero nos livros destinados para crianças. Este artigo apresenta uma reconstrução histórica do debate desenvolvido na Itália, nos últimos quarenta anos. O debate mostrou a importância de problematizar os padrões de identidade e comportamento transmitidos através da leitura em contextos educativos e na escola. Este contexto resultou na elaboração do Projeto Polite, que convida editoras a serem respeitosas com as diferenças de gênero, tanto no texto e quanto nas imagens. Apresenta importantes pesquisas sobre a problemática da presença de mensagens estereotipadas de gênero presentes nos livros paras as crianças e as mudanças ocorridas ao longo deste processo.
Le Associazioni delle donne e i diritti dell'infanzia in Italia (1861Italia ( -1930 Riepilogo: Lo scopo di questo articolo è quello di presentare la diffusione delle istituzioni educative per i bambini piccoli italiani e il modo in cui è significativamente legato alle associazioni delle donne e alle iniziative di pensatori e pensatori illuminati. L'articolo ricostruisce la storia del diritto all'educazione per la prima infanzia in Italia nel periodo tra l'Unità d'Italia (1861) e i primi decenni del XX secolo. Rivela come queste iniziative hanno sottolineato la necessità di fornire istituzioni educative per giovani ragazze e bambini, non solo a fini di cura o igiene; ma spesso con importanti principi educativi come l'attenzione agli spazi, i rapporti con le famiglie e altri. L'articolo sottolinea anche come l'associazione delle donne abbia anche combattuto duramente per un'adeguata formazione professionale di insegnanti e insegnanti.Parole chiave: Storia dell'infanzia. Diritti dei bambini. Educazione per la prima infanzia. Storia delle donne.As Associações das Mulheres e os direitos da infância na Itália (1861Itália ( -1930 Resumo: O objetivo deste artigo é apresentar a difusão das instituições de educação para as crianças pequenas italianas e a forma como ela está ligada significativamente a associações de mulheres e as iniciativas de pensadoras e pensadores muito sensíveis a este tema. O artigo reconstrói a história dos direitos à educação para a primeira infância na Itália no período entre a Unificação da Itália (1861) e as primeiras décadas do século XX. Revela como estas iniciativas enfatizaram a necessidade de garantir instituições com fins educativos para meninas pequenas e meninos pequenos, não somente com fins de assistência ou de higiene; mas muitas vezes, com princípios educacionais importantes como a atenção para os espaços, a relação com as famílias, entre outros. O artigo aponta ainda como a associação de mulheres também lutou muito para formação profissional adequada de professoras e professores.Palavras-chave: História da infância. Direitos das crianças. Educação Infantil. História das Mulheres.Women's Associations and Children's Rights in Italy (1861Italy ( -1930 Abstract: The aim of this article is to present the diffusion of educational institutions for Italian young children and the way in which it is significantly linked to women's associations and the initiatives of illuminated thinkers. The article reconstructs the history of the right to education for early childhood in Italy in the period between the Unification of Italy (1861) and the first decades of the twentieth century. It reveals how these initiatives emphasized the need to provide educational institutions for young girls and young boys, not only for the purposes of care or hygiene; but often with important educational principles such as attention to spaces, relationships with families, and others. The article also points out how the women's association also fought hard for adequate professional training of teachers and teachers.
In the first two decades of the Twentieth Century, reflections on teacher training were particularly rich, implying the lively and significant participation of a plurality of actors. Even Maria Montessori actively participated in this debate and the meeting with the Humanitarian Society in Milan, and with Augusto Osimo primarily, proved to be very fruitful on these issues. The specialist magazine La Coltura Popolare represents a faithful and interesting mirror of this relationship and of the many reflections and initiatives arose from it, promoting the propagation of the Montessori method and offering at the same time a space for dialogue and comparison of all the most innovative and vivifying voices of the pedagogical reflection of the time. This paper proposes a first and partial reconstruction of the significant role that La Coltura Popolare played, from 1911 to 1922, in soliciting the attention of its public on the topic of teacher training, in spreading the Montessori method, in stimulating a not biased and preconceived comparison between different approaches, experiments and views on childhood.
Il contributo analizza la costruzione dell’immagine dello straniero nelle Supplici di Eschilo. Dapprima lo straniero suscita curiosità e fascinazione, poi invece ispira inquietudine e rifiuto, diventando ‘barbaro’, appartenente a una cultura incivile. Inoltre, l’autore dell’opera utilizza lo sguardo dell’Altro per definire apologeticamente la propria cultura e la propria democrazia. L’analisi della tragedia ci spinge a riflettere e a cercare di essere più consapevoli di come ci relazioniamo alle culture altre e come noi costruiamo l’immagine dell’altro anche nell’epoca attuale.
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