Une suite de l'Encyclopédie. Le Journal Encyclopédique (1756-1793)

I periodici settecenteschi come luogo di comunicazione dei saperi. Prospettive storiche, letterarie e linguistiche

“…Se l'Encyclopédie "era comunque il punto di riferimento per questo giornalismo che si collegava in qualche modo allo Spec tator e alle numerose traduzioni ed imitazioni europee" (Ricuperati, 1976: 222), il capolavoro del Settecento europeo ispirò direttamente la scrittura giornalistica. A cominciare dal Journal encyclopédique di Pierre Rousseau (Charlier/ Mortier, 1952), tradotto in Italia già nel 1756 con il titolo Giornale enciclopedico di Liegi 13 , ebbe il rappresentante più importante senz'altro nel Giornale enciclo pedico (1774-1782) diretto da Elisabetta Caminer (cf. ad esempio Berengo, 1962;Di Giacomo, 2002;Plebani, 2019), "dove l'aggettivo enciclopedico, sinonimo di illuminista e militante, rinvia ad una concezione unitaria della cultura, proprio in quanto colta nel suo legame profondo e irrinunciabile con la dimensione sociale" (Gatta, 2014: 305).…”