Vengono esaminati i problemi posti dalle patografie di Leonardo scritte da Freud. Si ricostruisce il percorso storico del problema del rapporto fra genio e patologie mentale, mostrando che la psi-coanalisi si inserisce in un filone molto attivo in quel tempo esprimendo diversi approcci teorici con cui si rapporta Freud. L'interesse per il problema è poi proseguito, con alterne risposte, fino ai giorni attuali. Vengono prese in esame le distorsioni operate da Freud nella descrizione patogra-fica di Leonardo, un aspetto ampiamente esaminato da diversi autori, che peraltro non si distanzia né da quanto Freud attua in altre sue opere, né da quanto facevano gli altri patografi del tempo. Si tratta inoltre di un comportamento usuale nell'ambito della storia della scienza e ben conosciuto nella epistemologia moderna che individua nello sviluppo delle teorie la importanza anche degli strumenti retorici con cui gli scienziati le sostengono. Si sottolinea come non si possa leggere in questi comportamenti di Freud degli aspetti psicologici particolari, facendo di fatto una patografia dell'autore di patografie, ma solo ricondurre il suo operare alla coerenza dei contesti storici in cui opera.