The Pathetic Fallacy in Hellenistic Pastoral

Buller, Jeffrey L.

doi:10.1017/s0048671x00005324

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“…Oltre Philologus 153 (2009) 1 17 Sul motivo cf. Dick (1968); Gershenson (1974); Buller (1981); Schmidt (1987) 116-122; Reed (1997) 18 Sullo sviluppo del topos in àmbito epigrammatico cf. Tarán (1979) 132-149, mentre per una sua precoce occorrenza nella poesia tragica si rinvia a Di Marco (1997).…”

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Le ,verità nascoste‘. Consapevole appartenenza a un genere, autoinvestitura e bugie metapoetiche in [Mosco] III.

Nino

2009

Philologus

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Troppo a lungo rimasto ai margini dell'interesse erudito -per non dire intenzionalmente ignorato -in conseguenza di una diffusamente accreditata condanna estetica 1 , l'anonimo Epitafio per Bione (d'ora in poi EB) 2 rappresenta, invece, un testo accattivante, se non per la qualità del greco, per l'inequivocabile emergere della consapevolezza di appartenere a un genere letterario di cui l'autore da sfoggio in più punti del carme. Mai documentata in precedenza, una simile strategia di auto-rappresentazione rivela peraltro, che, in età ellenistica, la poesia pastorale era già avvertita come un genere letterario autonomo, con un repertorio tematico e lessicale suo proprio. Accenni rivelatori di come una forma antesignana di auto-consapevolezza poetica inizi a delinearsi nella mente dei poeti di età ellenistica e trovi espressione nei carmi da loro composti barlumano occasionalmente nella produzione bucolica post-teocritea 3 , ma è solo con [Mosco], complice anche la cronologia più tarda, che tale processo di ,assunzione di consapevolezza' può dirsi finalmente maturo 4 . Capostipite del genere, Teocrito aveva inaugurato l'uso di una terminologia che i suoi epigoni adottano e impiegano come tecnica e/o autoreferenziale 5 , segnando in tal modo il passaggio da un uso oggettivo o semi-oggettivo di tale lessico a uno programmaticamente allusivo. Sia pur filtrato in chiave letteraria, il paesaggio che il siracusano Teocrito riflette è quello che lo circonda: la Sicilia sferzata dalla canicola e popolata da pastori che intonano canti rurali mentre pasturano le greggi. Geograficamente lontani, i poeti bucolici di età successiva ripropongono artificialmente temi, personaggi, ambienti, lessico e dialetto, che, naturalmente privi di un referente reale, trovano il proprio 1 Senza possibilità di appello fu la condanna pronunciata da Wilamowitz (1906) 243, che bollò l'autore con la pesante etichetta di ,dilettante', tacciando, inoltre, altrove il poema di ,garrulità scolastica ' (cf. Beckby 1975, 546). Meno drastici, ma sicuramente non lusinghieri, sono anche i giudizi formulati ancora a distanza di anni da Barigazzi (1967) 363 ("ampolloso e pretenzioso") e Gallavotti (1968) 65 ("composizione assai mediocre"). 2 Per l'erronea attribuzione di EB a Brought to you by | University of Georgia Libraries Authenticated Download Date | 6/1/15 12:24 PM significato in una prospettiva di allusione e di adesione che li elevava da ,elementi di cronaca' a consapevoli pronunciamenti di poetica. § 2. Poetica esplicita. Consapevole appartenenza a un genere § 2a. La Musa ,dorica'Il caso più sintomatico di tale consapevolezza poetica è rappresentato, per l'appunto, dal mirato uso degli aggettivi ,dorico' e ,siciliano', poetologicamente intercambiabili come mirato e, di fatto, antonomastico riferimento alla poesia bucolica. Questo è il valore pregnante dei nessi Dwrìv a¬ oidá (v. 12), moísav tâv Dwrídov (v. 96) e mélov … tò Dårion (v. 122), ma un ancor più interessante uso poetologicamente connotato dell'attributo ricorre al v. 18, dove il defunto Bi...

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