1990
DOI: 10.1007/bf00127797
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The economic approach to political behavior: Governors, bureaucrats, and cost commissions

Abstract: Cost control commissions provide two primary types of recommendations: widespread benefits-widespread costs and widespread benefits-narrow costs. Both types of recommendations are not of the form predicted by the standard economic models of political behavior. The paper explores why governors sanction these commissions and the types of recommendations governors will accept. Legislators use the maxim of concentrate benefits-spread costs to maximize votes.

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“…Anzi, anche restando al1'interno degli approcci microeconomici, 1'evidenza empirica sembra rafforzare ipotesi regolative in cui, piuttosto che il benessere pubblico, prevalgono gli 1 Piu specificamente, la regolazione, il finanziamento, la realizzazione di investimenti e, quando necessario, la gestione diretta del servizio da parte dello stato, perseguono tre obiettivi di equilibrio sociale. Innanzitutto, quello di impedire Ia formazione di monopoli privati in un settore ritenuto strategico dalla comunita economica e politica; in secondo luogo, l'intervento statale assume una valenza limitativa 0 preclusiva agli investimenti privati, intendendo sottrarre ad un uso speculativo servizi di interesse generale, Ia cui Iarga accessibilita determina l'efficacia delle politiche perseguite; Ia necessita di interventi regolativi ein terzo Iuogo indotta dalla allocazione imperfetta dei diritti di proprieta, talche Ia produzione concentrata di esternalita risulta disgiunta dalla diffusione dei costi: 10 state puo intervenire autoritativamente allocando in modo selettivo tali diritti 0 facendoli propri, assieme aIle responsabilita e agli oneri degli spill-over (Button 1990). interessi di specifici attori: i soggetti sottoposti 0 da sottoporre alIa regolazione secondo Ie teorie della cattura (Glaister e Mulley 1983); Ie funzioni di utilita dei decisori -siano essi politici 0 burocrati -secondo Ie teorie della public choice (Stigler 1971;Mc Bride 1990).…”
unclassified
“…Anzi, anche restando al1'interno degli approcci microeconomici, 1'evidenza empirica sembra rafforzare ipotesi regolative in cui, piuttosto che il benessere pubblico, prevalgono gli 1 Piu specificamente, la regolazione, il finanziamento, la realizzazione di investimenti e, quando necessario, la gestione diretta del servizio da parte dello stato, perseguono tre obiettivi di equilibrio sociale. Innanzitutto, quello di impedire Ia formazione di monopoli privati in un settore ritenuto strategico dalla comunita economica e politica; in secondo luogo, l'intervento statale assume una valenza limitativa 0 preclusiva agli investimenti privati, intendendo sottrarre ad un uso speculativo servizi di interesse generale, Ia cui Iarga accessibilita determina l'efficacia delle politiche perseguite; Ia necessita di interventi regolativi ein terzo Iuogo indotta dalla allocazione imperfetta dei diritti di proprieta, talche Ia produzione concentrata di esternalita risulta disgiunta dalla diffusione dei costi: 10 state puo intervenire autoritativamente allocando in modo selettivo tali diritti 0 facendoli propri, assieme aIle responsabilita e agli oneri degli spill-over (Button 1990). interessi di specifici attori: i soggetti sottoposti 0 da sottoporre alIa regolazione secondo Ie teorie della cattura (Glaister e Mulley 1983); Ie funzioni di utilita dei decisori -siano essi politici 0 burocrati -secondo Ie teorie della public choice (Stigler 1971;Mc Bride 1990).…”
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