Systematic reviews and clinical decisions in psychiatry

Abstract

In psichiatria, ormai da alcuni anni, accanto alle revisioni classiche della letteratura, le cosiddette revisioni narrative, gli articoli cioè in cui gli esperti di ciascun settore passano in rassegna le conoscenze riguardanti un determinato argomento per trarne conclusioni utili alia pratica clinica, si è progressivamente affermato un nuovo tipo di rassegna della letteratura, denominato revisione sistematica. Questo è avvenuto a seguito dell'altrettanto forte affermazione dell'idea secondo cui le decisioni in medicina devono basarsi sulle evidenze scientifiche a nostra disposizione. Le evidenze scientifiche sono meglio dette prove di efficacia, e il termine che descrive questo movimento è medicina basata sulle prove di efficacia (Barbui et al, 2002). Secondo il paradigma della medicina basata sulle prove di efficacia (o evidence-based medicine, da cui la sigla EBM) le revisioni sistematiche rappresentano lo strumento piu idoneo per riassumere le prove di efficacia esistenti per ogni argomento. Scopo di questo editoriale è chiarire che cosa sono le prove di efficacia in medicina ed esemplificare come queste ultime vengono correntemente utilizzate nella preparazione e nel mantenimento delle revisioni sistematiche. Obiettivo ultimo è discutere il possibile ruolo delle revisioni sistematiche nel supportare il processo di acquisizione di competenze che permettano di prendere decisioni in ambito psichiatrico.

Psychosocial interventions for children exposed to traumatic events in low- and middle-income countries: study protocol of an individual patient data meta-analysis

“…IPD meta-analysis has been shown to be the gold standard to re-analyze patient-level data offering greater statistical power to carry out informative subgroup analyses and to explore the mediator and moderator roles of some selected variables [14,15]. In IPD meta-analysis, the original research data for each participant of each included study are sought directly from the researchers responsible for that study [16,17]. The advantages of using raw data are that more exact information is available on individual patient level about subgroup status, and it offers the opportunity to recode variables (i.e., making them more comparable between trials), to include all randomized patients and to improve the overall follow-up rates.…”