Enthesitis of the direct tendon of the rectus femoris muscle is a rare pathology which mainly affects professional athletes, and it is caused by overuse and repetitive microtrauma. Athletic jumping and kicking exert a great stress on the direct tendon of the rectus femoris muscle, and volleyball and football players are therefore most frequently affected. Enthesitis may occur suddenly causing pain and functional impairment possibly associated with partial or complete tendon injuries, or it may be a chronic condition causing non-specific clinical symptoms. We present the case of a professional volleyball player who felt a sudden pain in the left side of the groin area during a training session although she had suffered no accidental injury. The pain was associated with impaired ipsilateral limb function. Tendon rupture was suspected, and magnetic resonance imaging (MRI) was performed. MRI showed a lesion at the myotendinous junction associated with marked inhomogeneity of the direct tendon. Ultrasound (US) examination confirmed the presence of both lesions and allowed a more detailed study of the pathology. This is a typical case of enthesitis which confirms that MRI should be considered the examination of choice in hip pain, particularly when the patient is a professional athlete, thanks to its panoramic visualization. However, also US is an ideal imaging technique for evaluating tendon injuries thanks to its high spatial resolution, and it can therefore be used effectively as a second line of investigation.Sommario Le entesiti del tendine diretto del muscolo retto femorale sono rare e pressoché esclusive degli atleti professionisti, legate a sovraccarico funzionale e microtraumi ripetuti. Il gesto atletico del salto e del calcio sono quelli che maggiormente sollecitano il tendine diretto del retto femorale e quindi calciatori e pallavolisti rappresentano gli atleti più frequentemente colpiti. Le entesiti possono presentarsi in maniera acuta, con dolore e impotenza funzionale, eventualmente associati a lesioni parziali o complete del tendine, o cronica con quadri clinici più sfumati. Presentiamo il caso di una pallavolista professionista che, nel corso di un allenamento (in assenza di traumi), manifestava una sintomatologia dolorosa inguinale sinistra e impotenza funzionale dell'arto omolaterale. Nel sospetto di rottura tendinea, veniva effettuata una risonanza magnetica che mostrava una lesione a livello della giunzione mio-tendinea, associata a marcata disomogeneità del tendine diretto. L'ecografia permetteva di confermare la presenza di entrambe le lesioni e di meglio definire le caratteristiche dell'entesite. Il caso in esame è tipico e conferma come la risonanza magnetica, per la sua panoramicità, sia da considerare l'esame di scelta nel dolore dell'anca, in particolare negli atleti professionisti; tuttavia, l'ecografia, per l'elevata risoluzione spaziale, si presenta come la tecnica di imaging ideale per la valutazione delle lesioni tendinee e può pertanto essere utilmente impiegata come esame di ...