Sialendoscopy for salivary stones: principles, technical skills and therapeutic experience

Abstract

La scialoadenite cronica ostruttiva rappresenta una delle più frequenti patologie non-neoplastiche delle ghiandole salivari e la scialoendoscopia è sempre più utilizzata nella sua diagnosi e nel suo trattamento, associata o meno con la litotripsia laser. La scialoendoscopia può essere inoltre associata ad approcci esterni mini-invasivi nelle litiasi troppo voluminose per essere rimosse con un approccio unicamente endoscopico. Il presente articolo riporta l’esperienza delle Cliniche Otorinolaringoiatriche dell’Ospedale Sant’Orsola-Malpighi di Bologna e dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari, Italia. È stata eseguita un’analisi retrospettiva su 48 pazienti (26 femmine, 22 maschi; età media di 45,3 anni; range 8-83 anni) trattati per patologia cronica ostruttiva delle ghiandole salivari maggiori mediante procedure chirurgiche endoscopiche o combinate da novembre 2010 ad aprile 2016 presso l’Azienda-Ospedaliero-Universitaria di Cagliari. I risultati dell’Ospedale Sant’Orsola-Malpighi di Bologna erano stati precedentemente pubblicati. Gli aspetti tecnici della scialoendoscopia sono stati accuratamente descritti. I pazienti trattati presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari presentavano una patologia unilaterale in 40 casi e bilaterale in 8 casi; sono state trattate 56 ghiandole salivari maggiori (22 sottomandibolari e 34 parotidi). 5 pazienti sono stati sottoposti a scialoendoscopia bilaterale per parotite ricorrente giovanile, 10 per patologia ostruttiva non litiasica e 33 (68,75%) presentavano calcoli salivari (1 paziente presentava una litiasi parotidea bilaterale). Solo 8 pazienti sono stati sottoposti a scialectomia radicale per via esterna (5 scialectomie sottomandibolare e 3 parotidectomie). La chirurgia conservativa nei pazienti con scialoadenite cronica ostruttiva appare efficace e può essere realizzata mediante un approccio puramente endoscopico o combinato, con un’alta percentuale di successo. La procedura richiede una strumentazione adeguata e deve essere eseguita da un chirurgo esperto, che abbia svolto un training specifico scialoendoscopico, in modo da evitare le possibili complicanze maggiori e minori. La scialectomia tradizionale rappresenta la “extrema ratio”, limitata nei casi in cui un approccio conservativo sia risultato inefficace o controindicato.

Prognostische Einflussfaktoren auf den Erfolg der Sialendoskopie bei Sialolithiasis

“…In unserer Studie beobachteten wir eine Erfolgsrate von 32 %. Diese zeigte sich zwar niedriger als in vergleichbaren Studien [9,12,13,27,30,32,34]. Diese Diskrepanz kann mit der Indikationsstellung und der Definition des Erfolgs zusammenhängen.…”

“…Die Gangdimension der Speicheldrüsen nimmt von distal nach proximal ab [18] Die Sialendoskopie-Datenbank enthielt Informationen, die in mehreren Studien untersucht wurden [13,[27][28][29]. Das Alter und die Geschlechterverteilung der Patienten stimmten mit dem Alter und der Geschlechterverteilung anderer Studien überein [13,[27][28][29]. Auch die Anzahl der Eingriffe im untersuchten Zeitraum ähnelte der in anderen Studien [30].…”

Long-Term Outcome of a cohort of 272 patients undergoing sialendoscopy

“…Success rates of therapeutic sialendoscopy range between 85% and 95%, thus drastically reducing the need for removal of the gland and the risk of complications. 4 The patient-perceived benefit and the improvement in quality of life has been demonstrated earlier. [9][10][11][12] This study aims to evaluate the results and complications that were encountered during our 12-year experience with sialendoscopy at the <Blinded for review> department of Otorhinolaryngology, Head and Neck Surgery, to see whether the alleged advantages could also be confirmed in our cohort.…”

“…3 Progressively, micro-instruments were developed allowing treatment, like the retrieval of stones with forceps or baskets, the dilatation of stenotic ducts, the removal of granulation tissue, and the treatment of radioiodine-induced sialadenitis and recurrent parotitis of childhood (RPC). [4][5][6] Association with extracorporeal shock wave or intracorporeal pneumatic or laser lithotripsy now also enables us to remove stones larger than 4mm, which initially formed a restriction of the endoscopic approach. 4 Studies have shown that salivary gland diseases have a significant impact on the patient's quality of life.…”

“…[4][5][6] Association with extracorporeal shock wave or intracorporeal pneumatic or laser lithotripsy now also enables us to remove stones larger than 4mm, which initially formed a restriction of the endoscopic approach. 4 Studies have shown that salivary gland diseases have a significant impact on the patient's quality of life. 7 Sialolithiasis is the major cause of salivary gland diseases, estimated to contribute to 50-66% of all observed problems.…”