Scaling-Up of Media Education Practices in Multicultural Schools. Some Recommendations

Tra povertà educativa digitale e competenze interculturali: il caso dei figli di coppie miste

“…Almeno Dopo aver riscontrato come nel campione in esame i figli di coppie miste hanno risultati migliori sia di chi ha entrambi i genitori nati in Italia sia di chi li ha entrambi nati all'estero, e aver poi descritto le caratteristiche di questi minori, si proverà a spiegare tale eccellenza nelle 'competenze digitali' alla luce del legame con le 'competenze interculturali' (Deardoff, 2009;& Santerini, 2014;Ranieri, Fabbro, Nardi, 2019;Pasta, 2020a). Si proporrà dunque una discussione e conclusione euristica di questo saggio, che, a partire dal lavoro interpretativo e di elaborazione concettuale che parte dai dati, pone le basi per future ricerche; pertanto, anche collegandosi a precedenti studi sulle competenze digitali dei migranti (Pasta, 2020b), occorrerà rilevare in nuove ricerche i livelli di PCD, attraverso lo strumento Depend, in altri contesti caratterizzati da superdiviersity culturale (Vertovec, 2007).…”

Analisi critica del discorso e pratiche di media education

“…La prospettiva socioculturale sull'apprendimento -inteso come un cambiamento nella partecipazione alle pratiche sociali e nelle identità multiple che costruiamo anche per mezzo del/i linguaggio/i -emersa dallo studio di caso esposto sopra così come in altri studi nel campo della (media) literacy education (Buckingham, 2006;Gee, 1996; coincide in maniera piuttosto evidente con la concezione dell'apprendimento che caratterizza le "new media literacies" (Ranieri, 2018). Negli ultimi 20 anni, l'elaborazione di costrutti teorici quali multiliteracies (Cope & Kalantzis, 2000), critical digital literacy (Pangrazio, 2016) e third space literacies (Potter & McDougall, 2017) ha contribuito non solo a comprendere più approfonditamente, per dirla con McDougall (2014), "come dovrebbe funzionare l'apprendimento" (p. 7) in tema di media (digitali), ma anche di situare, progettare ed implementare alcune pratiche media-educative nella società multiculturale, rendendole maggiormente inclusive e proattive sul piano socioculturale (Bruinenberg et al, 2019;De Abreu et al, 2017;Ranieri et al, 2019). Tuttavia, le new media literacies e gli approcci critici all'analisi del discorso sembrano aver influenzato più le pratiche media-educative che i metodi d'indagine empirica impiegati per studiare tali pratiche.…”

“…In tale senso, sul piano sociopedagogico, occorre "creare un terzo spazio per una media education più abilitante, attiva, critica e impegnata" (McDougall et al, 2018, p. 74) che sia in grado di "redistribuire il capitale culturale" (Potter & McDougall, 2019, p. 2). Più concretamente, sul piano operativo tale approccio si traduce nella sperimentazione socialmente condivisa di una serie di pratiche digitali (digital making/curation/production) sulle quali riflettere sistematicamente e attraverso le quali agire nella sfera pubblica, sia essa la classe o altri luoghi dell'educazione informale (Hobbs, 2017;Potter & McDougall, 2017;Ranieri et al, 2019).…”