IntroduzioneLe lesioni osteolitiche sono reperti radiografici comuni nell'osso retrostante a coppe acetabolari in protesi totali dell'anca (PTA). La frequenza con la quale vengono scoperte è collegata alla sensibilità della tecnica di "imaging". Stulberg e coll.[1] hanno dimostrato come la valutazione delle protesi d'anca con TAC evidenzi una frequenza di osteolisi ben superiore a quella rilevata con tecniche radiologiche convenzionali. Secondo il modello fisiopatologico più accreditato, le osteolisi periprotesiche sono da considerarsi una risposta infiammatoria cronica ai detriti [2-6]. Nonostante sia spesso il polietilene a essere associato a questa reazione granulomatosa, anche il "debris" di ceramica o metallo può essere implicato [7-9]. Il diametro delle particelle ha un ruolo fondamentale nel condizionare gli effetti della fagocitosi [10,11]. Le particelle più grandi (>1 µm) sono più facilmente destinate a essere rivestite da cellule giganti, in modo tale che il corpo estraneo sia virtualmente rimosso dall'ambiente biologico, mentre particelle submicrometriche possono essere fagocitate da macrofagi e indurne l'attivazione. Le cellule attivate rilasciano alcune citochine proinfiammatorie come IL-1 e TNF-α, il cui effetto sull'osteoclastogenesi e sull'attività osteoclastica è ben noto. Questo effetto è probabilmente mediato da osteoblasti residenziali e cellule stromali, che producono RANKL ("receptor activator of the NFkB ligand") come risposta alla stimolazione con citochine. L'interazione tra RANKL e il suo recettore RANK sulla superficie dei precursori emopoietici induce la differenziazione in senso osteoclastico, mentre sulla superficie degli osteoclasti maturi induce l'attivazione degli stessi [12,13]. In più, macrofagi attivati possono intervenire direttamente nel riassorbimento producendo una metalloproteasi, che digerisce la matrice extracellulare. La via RANK-RANKL viene inibita da un agonista solubile di RANKL, l'osteoprotegerina (OPG), che viene espresso della stessa populazione cellulare (osteoblasti e cellule stromali) rispondendo a stimoli diversi (estradiolo, TGF-β‚1, BMP-2, ecc.) [14]. Lo squilibrio tra concentrazioni locali di RANKL e OPG sembra essere un fattore chiave nel ri-
ABSTRACT -BEARINGS RETAINING TREATMENT OF RETROACETABULAR OSTEOLYTICBearings retaining treatment of retroacetabular osteolytic lesions is a salvage procedure for metal -polyethylene or ceramic -polyethylene total hip replacements that do not show liner wear. The present report shows midterm results of this original technique from an ongoing pilot study. The successful outcome induces us to prolong our follow-up and extend the case series. Only long-term observation will evaluate the effectiveness as for the implant salvation.