Recensioni

La politica agricola europea

“…Nonostante l'appuntamento si svolgesse proprio in Italia, il governo italiano, appena rinnovato, 5 si presenta all'appuntamento con un neoministro dell'agricoltura: Mario Ferrari Aggradi, un economista con poca esperienza in materia agricola, che quindi non è in grado svolgere un ruolo di rilievo. Peraltro, l'Italia è l'unico paese a non presentare un rapporto sulla propria agricoltura (Canali 2011).…”

“…In secondo luogo, il Rapporto fissa il principio di corresponsabilità attraverso la fissazione di obiettivi quinquennali per i prodotti regolamentati. Su questa base, ogni anno, nel corso delle negoziazioni sui prezzi per la campagna seguente, si sarebbero anche fissati i limiti quantitativi, oltre i quali le garanzie si sarebbero ridotte e i produttori sarebbero stati chiamati a condividere i costi di gestione e smaltimento (Canali 2011). Si tenga peraltro presente che il prelievo di corresponsabilità, tanto nei cereali che nei lattiero caseari, così come i fondi recuperati dagli SM perché spesi in modo illegittimo, sono considerati come spese negative e quindi sottratti alle uscite, che così appaiono inferiori rispetto alla realtà Con riferimento all'attuazione del Memorandum integrativo del Rapporto Thorn, l'Annuario INEA del 1982 annota: è ancora troppo presto per poter apprezzare compiutamente i risultati di questa azione, che la Commissione ritiene debba essere inquadrata, giustamente, in un'ottica pluriennale.…”

“…A fine 1981 si registra in effetti una contrazione della spesa FEOGA garanzia a seguito dell'istituzione dello SME e del favorevole andamento dei prezzi mondiali, soprattutto nel comparto lattiero-caseario. Questo è sufficiente a far sì che, per la campagna 1981-1982, le organizzazioni agricole presentino una richiesta di aumento dei prezzi garantiti del 15,3%, la Commissione proponga il 7,8% e il Consiglio accordi il 9,2%, lasciando cadere la proposta della corresponsabilità generalizzata (Canali 2011). Così sarebbe stato anche l'anno dopo, in cui la Commissione avrebbe proposto un aumento dei prezzi del 9% e il Consiglio avrebbe accordato il 10,4%, il più alto dal 1975, sia pure introducendo delle soglie di garanzia per alcuni prodotti per cui, se le quantità fossero risultate eccedenti, l'anno successivo, i prezzi sarebbero stati tagliati in proporzione all'eccedenza fino ad un limite del 5%.…”