IntroduzioneLe malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte in Italia, essendo responsabili del 44% del totale dei decessi. Analizzando inoltre la distribuzione dei fattori di rischio emerge che il 33% degli uomini e il 31% delle donne è iperteso, il 21% degli uomini e il 25% delle donne presenta ipercolesterolemia, il 34% degli uomini e il 40% delle donne non svolge alcuna attività fisica, il 18% degli uomini e il 22% delle donne è obeso mentre il 9% degli uomini e il 6% delle donne è diabetico [1].La finalità della Riabilitazione Cardiovascolare (RCV) include, oltre al recupero fisico del soggetto, anche quello psicologico; pertanto è necessaria anche l'analisi della condizioni emotive, cognitive e sociali del paziente, a cui si deve aggiungere un'adeguata educazione sanitaria per poter correggere e migliorare quegli aspetti disfunzionali connessi alla presenza di fattori di rischio coronarico [2].Per ridurre l'impatto delle malattie cardiovascolari è fondamentale eliminare i fattori di rischio modificando le abitudini scorrette e adottando uno stile di vita salutare. In particolare, per gestire correttamente la malattia, i pazienti dovrebbero conoscere la natura e la sua evoluzione, i fattori di rischio che possono condizionarne la progressione e gli stili di vita che ne rallentano il decorso e prevengono le recidive [3]. Dalla letteratura emerge però che numerose persone assistite vengono dimesse senza possedere le adeguate conoscenze in merito alla patologia e ai possibili trattamenti [4][5][6][7][8].L'educazione sanitaria diventa quindi una delle componenti fondamentali dell'intervento di riabilitazione cardiologia; diverse esperienze, infatti, hanno dimostrato che gli interventi educativi contriEfficacia del lavoro di gruppo nella informazione sanitaria e prevenzione secondaria in pazienti afferenti alla riabilitazione cardiologica Methods: from October 2008 a multiprofessional group organized educational meetings for patients and their relatives, using two questionnaires to explore patients' level of knowledge, before and after the meeting.Results: 124 patients (90 males) answered the questionnaire 1, while questionnaire 2 was completed by 93 subjects (70 males). From the answers to questionnaire 1, a significant improvement of knowledge about coronary anatomy and cardiovascular therapy emerged. Indeed, 99% of patients vs 81% before the meeting (p=0.001) understood the coronary artery function, 69% vs 44% (p=0,0001) of participants was familiar with coronary angioplasty, 81% vs. 64% (p=0,003) demonstrated to understand the coronary artery bypass and finally 85% vs. 52% (p=0,0001) were able to distinguish mechanical from biological prosthesis. From answers to questionnaire 2, a trend in favour to an improvement of knowledge regarding coronary risk factors and correct life style emerged. Younger patients (<70 ys) had a higher baseline level knowledge (p=0,003 and p=0.001 group 1 and 2, respectively) compared to older subjects, but in the latter a trend in favour of enhanced knowledge (p=0.06) afte...