Primary Intraoperative Transluminal Angioplasty: A New Approach to Reduce the Early Failure of Distal Arteriovenous Fistulas

Abstract

Our ITA approach has allowed satisfactory results in patients at a high risk of AVF failure.

Surgical and Endovascular Intervention for Dialysis Access Maturation Failure During and After Arteriovenous Fistula Surgery: Review of the Evidence

“…The secondary patency rates at 6, 12, and 24 months were 91%, 86%, and 80% for the PBA group, and 95%, 95% and 92% for the controls (p<.01). 28 Post-operative endovascular and surgical methods to improve AVF maturation Endovascular techniques. Percutaneous transluminal angioplasty (PTA) of venous outflow (VO) and JAS yielded a clinical success rate ranging from 43% to 97% with one year primary and secondary patencies of 28% to 72% and 68% to 96%, respectively (Table 1).…”

L’angioplastica intraoperatoria durante l’allestimento delle fistole arterovenose

“…19 A tale scopo si sta diffondendo, in centri specializzati, l’impiego delle tecniche intraoperatorie endovascolari, che permettono di rendere idonei anche vasi sub-ottimali. 14-18 Nella nostra pratica clinica, circa un quarto dei pazienti nei quali si effettua l’allestimento di FAV con vasi nativi viene trattato con l’ITA. 14 Inizialmente nella nostra esperienza la procedura è stata limitata al trattamento delle stenosi arteriose.…”

“…14-18 Nella nostra pratica clinica, circa un quarto dei pazienti nei quali si effettua l’allestimento di FAV con vasi nativi viene trattato con l’ITA. 14 Inizialmente nella nostra esperienza la procedura è stata limitata al trattamento delle stenosi arteriose. In seguito, anche le patologie steno-fibrotiche delle vene sono state aggredite con la stessa metodica.…”

“…Fra le tecniche messe a punto allo scopo di migliorare la funzionalità dell’accesso vascolare appena confezionato e aumentare il numero di FAV con vasi nativi, l’angioplastica transluminale intraoperatoria primaria (ITA) costituisce un approccio innovativo. 14-18 Il fine di un’ITA è permettere l’utilizzo di vasi che, a causa di lesioni sclero-stenotiche o perché di diametro molto modesto, non appaiono idonei ad allestire una FAV. Un indubbio vantaggio consiste nel non dover aggredire il vaso per via percutanea, poiché viene sfruttata l’incisione effettuata per confezionare l’anastomosi.…”

“…Failure to mature: impossibilità ad effettuare una seduta emodialitica con due aghi con flusso ematico adeguato entro tre mesi dall’allestimento della FAV. 14…”