Networks in knowledge-intensive industry: the case of a regional accountants' network

Abstract

Using dialectical social theory, this study explains the reasons behind formation of a network in accounting profession, a knowledge-intensive industry, in a regional context.The study addresses issues such as the structure and choice of appropriate members for the network, the constitution and maintenance of relationship among members on an ongoing basis, contradictions, conflicts and tensions within the network. Given the 'fragmented and disjointed' nature of the literature on inter-organisational relations and networks, this study attempts to answer some of the frequently asked questions on networks within the accounting industry, with a view to arriving at a more comprehensive theory on inter-firm relationships.

Towards the assessment of business process knowledge intensity – a systematic literature review

“…Knowledge intensity can also be defined as an expansion of the utilization of knowledge potential (Očenášková et al , 2012) and it can be provided not only at the organizational level, but also in the case of all sectors, including national economics (Chen and Dahlman, 2005; Očenášková et al , 2012). Knowledge intensity can be considered as a distinctive characteristic of: The economy or country – Narula (2015), Low et al (2015), Long et al (2017), Grigorescu et al (2020); Particular industry – Villar et al (2012), Nandan and Ciccotosto (2014), Collet et al (2015), Dong et al (2019); Services – Rosenbaum (2013), Edgar et al (2014), Ryzhkova (2015), Heikka and Natti (2018). Organization or company – Makani and Marche (2010), Seto et al (2011), Kapyla et al (2011), Carmel et al (2013), Bolisani and Scarso (2015), van Greunen et al (2019), Mazorodze and Buckley (2019); Processes – Vaculin et al (2011), Isik et al (2012), Di Ciccio et al (2015), Little and Deokar (2016), Santoro and Baiao (2018); Tasks or activities – Sarnikar and Deokar (2017), Vaculin et al (2011), Shen et al (2012), Lin et al (2015), Musto et al (2015), Baumeister et al (2016); or even an individual worker – Massaro (2012), Sheikh and Lim (2015), Kianto et al (2019).…”

“…Particular industry – Villar et al (2012), Nandan and Ciccotosto (2014), Collet et al (2015), Dong et al (2019);…”

Controllo di gestione nelle PMI e consulenti esterni

“…In Australia la maggior parte conta poco più di tre dipendenti (CPA Australia, 2004;ICCA, 2005) 6 , così come in Italia, dove la tipologia più diffusa è lo studio individuale (FNC, 2016 e 2017; IRDCEC, 2012, p. 21) specialmente al Sud (lo studio associato è più comune nelle regioni del Nord-Est) e il 49,2 % occupa meno di tre addetti (Ibidem, p. 28). Oltre a servizi tradizionali i titolari di piccole imprese si aspettano servizi di pianificazione finanziaria, consulenza nei processi di successione imprenditoriale, di contabilità direzionale e di supporto alla pianificazione (Arnold et al, 1984;Kirby & King, 1997;Marriott & Marriott, 2000;Ciccotosto, et al 2008;Nandan & Ciccotosto, 2007;Alam & Nandan, 2007). Per contro, i professionisti non appaiono attivi nell'intercettare una domanda che vada oltre le attività routinarie e di informatizzazione contabile nelle aree storicamente presidiate (Nandan & Ciccotosto, 2007;Kirby & King, 1997;Arnold et al, 1984).…”

“…Oltre a servizi tradizionali i titolari di piccole imprese si aspettano servizi di pianificazione finanziaria, consulenza nei processi di successione imprenditoriale, di contabilità direzionale e di supporto alla pianificazione (Arnold et al, 1984;Kirby & King, 1997;Marriott & Marriott, 2000;Ciccotosto, et al 2008;Nandan & Ciccotosto, 2007;Alam & Nandan, 2007). Per contro, i professionisti non appaiono attivi nell'intercettare una domanda che vada oltre le attività routinarie e di informatizzazione contabile nelle aree storicamente presidiate (Nandan & Ciccotosto, 2007;Kirby & King, 1997;Arnold et al, 1984). La riluttanza a muoversi fuori dalla "zona di comfort" (Nandan, 2010) corrispondente ai servizi che rientrano nelle aree di specializzazione della consulenza fiscale, tributaria, legale e della contabilità, bilancio e revisione, considerati routine compliance (Nandan, 2010), piuttosto che high quality non-complicance services 7 , segnala un'offerta che non è in linea con i reali bisogni delle PMI, da cui l'accusa mossa ai professionisti di non "traghettare" le PMI verso un livello adeguato di cultura manageriale ("letting SMEs down"), alla base di una velata impopolarità.…”

“…Rispetto ai fronti di criticità sopra presentati i risultati delle indagini sulla professione contabile in Italia confermano il quadro delineato in letteratura (Kirby & King, 1997;Sen & MacPherson, 1998;Marriott & Marriott, 2000;Nandan & Ciccotosto, 2007;Ciccotosto et al 2008;Nandan, 2010;Alam & Nandan, 2010).…”