“…Nell'ultimo ventennio del XVI secolo, per la verità, questo sistema di scambi era entrato in crisi, ma con l'inizio del XVII secolo i traffici tra il Portogallo e il porto toscano tornarono a rianimarsi -soprattutto per merito del naviglio nordico 76 . Per lo zucchero, dopo aver guardato a lungo ad Alessandria d'Egitto, a partire dal 1650 i mercanti livornesi si rivolsero alla piazza lusitana; e l'arrivo a Livorno, in quegli stessi anni, dell'agente di Giovanni IV Pedro de Silva Enriques -il quale ricoprirà anche il ruolo di console della "nazione" portoghese -contribuirà a rafforzare i già avviati commerci di zucchero 77 . Mancano informazioni precise sull'andamento dell'affare durante i decenni della crescita produttiva brasiliana tra Sei e Settecento, sennonché Jean Pierre Filippini ha scritto che nelle parti centrale e finale del XVIII secolo "il Portogallo [ricoprì] un ruolo molto secondario nell'attività del porto labronico", con "scarse esportazioni" di pepe, vino e zucchero 78 .…”