“…Gli anni Duemila possono essere quindi definiti come il momento della consacrazione della traduzione della letteratura per l'infanzia e testimoniano una grande vitalità del settore, tanto come realtà editoriale, quanto in termini di riflessione critica e accademica. Oltre ai numerosi convegni internazionali organizzati 5 , numeri monografici di importanti riviste traduttologiche sono dedicati alla traduzione letteraria per l'infanzia (ad esempio, Meta [Oittinen 2003], Palimpsestes [Douglas 2019] e Équivalences [D 'Arcangelo, Elefante, Pederzoli 2019]) e si moltiplicano le pubblicazioni in materia, sia monografie (ad esempio, Frank 2007;Colin 2011;Pederzoli 2012;Kruger 2012;Constantinescu 2013;Lathey 2010;, sia opere miscellanee (ad esempio, Van Coillie, Verschueren 2006;Lathey 2006;Diament, Gibello, Kiéfé 2008;Di Giovanni, Elefante, Pederzoli 2010a;Douglas, Cabaret 2014;Douglas 2015a;Bazzocchi, Tonin 2015;Van Coillie, McMartin 2020). Il percorso di progressiva legittimazione della traduzione della letteratura per l'infanzia e per ragazzi.e si è accompagnato, sul piano teorico, a "un'evoluzione da un approccio prescrittivo, source-oriented, a uno descrittivo e funzionalista, target-oriented, da intendersi però in almeno due diverse accezioni, ovvero da una parte in quanto analisi della traduzione come prodotto della cultura d'arrivo […] e dall'altra come approccio pragmatico alla traduzione, volta a soddisfare i bisogni e le aspettative del nuovo pubblico nel contesto d'arrivo" (Pederzoli, Illuminati 2020: A227).…”