La risonanza magnetica nella patologia discale

Abstract

Parole chiave: ernia del disco lombare, risonanza magnetica RIASSUNTO -La risonanza magnetica (RM) e attualmente il modo non invasivo piu efficace nella rappresentazione del disco intervertebrale e nello studio delle sue alterazioni.Infatti il carattere multiparametrico dell'indagine (dipendente dal Tl, T2 e dalla densita protonica) e la visione secondo i vari piani dello spazio, associata all'ampio campo di vista, consentono il riconoscimento delle normali componenti del disco ed i rapporti che questo contrae con le strutture adiacenti quali i corpi vertebrali, il sacco durale, le radici nervose e le strutture ligamentose.Nella patologia degenerativa, accanto alia alterazione del disco, la RM e in grado di cogliere le variazioni di segnale in corrispondenza dei corpi vertebrali interessati dal fenomeno osteocondrosico.Lo studio eseguito secondo piani sagittali e coronali permette un'ottima visualizzazione del disco ed una facile identificazione di eventuali modificazioni del suo spessore. La patologia discale (protrusione, o «bulging», ed ernia nei suoi vari aspetti) comporta naturalmente variazioni morfologiche a carico del disco intersomatico: la RM ha la possibilita di documentare secondo vari piani questo tipo di patologia e le sue ripercussioni a carico degli involucri e delle strutture nervose contenute ne! canale vertebrale. SUMMARY -Magnetic Resonance ( MR) is at present the most effective noninvasive method in the imaging of the intervertebral disc and in the study of its alterations.The multiparametric character of the investigation (depending on T I, T2 and pro tonic density ) and the multiplanar imaging associated with the large focal area, allow the recognition of the normal components of the disc and its relationships with the surroundind structures such as vertebral bodies, dural sac, nervous roots and ligaments. In degenerative pathology, besides disc alterations, MR can record signal variations in the vertebral bodies involved by osteochondrosis.The study carried out according to sagittal and coronal plans allows a very good imaging of the disc and an easy identification of possible thickness alterations. Discal pathology (bulging and hernia in its various aspects) obviously implies morphological variations of the intersomatic disc: MR allows to evidence in several plans these alterations and their effects on the nervous structures of the vertebral canal and their sheaths. IntroduzioneLa risonanza magnetica (RM) e attualmente il metodo non invasivo piu efficace nella rappresentazione del disco intervertebrale e nello studio delle sue alterazioni. Infatti il carattere multiparametrico dell'indagine (dipendente dal Tl, T2 e dalla densita protonica) e la visione secondo i vari piani dello spazio, associata all'ampio campo di vista, consentono il riconoscimento delle normali componenti del disco ed i rapporti che questo contrae con le strutture adiacenti quali i corpi vertebrali, il sacco durale, le radici nervose e le strutture ligamentose 1 • 2 • 10 • 21 • 22 • L'efficacia diagnostica della RM in ...

Overuse in volleyball training/practice: A review on shoulder and spine-related injuries

“…Similarly, clinical evidences of low back pain correlated with athletes' age, which is often associated to the number of hours played in life (Bartolozzi et al, 1991). However, low back pain appears already in young players (from 14 to 18 years) and volleyball is at the first places for low back pain and kyphosis prevalence among young (Grabara & Hadzik, 2009;Hangai et al, 2010;Martinelli, Ciari, Cerri, & Raimondi, 2006).…”

“…Deconditioning trunk muscles have a reduced capacity to withstand perturbation and repetitive loads, causing strain on lumbar annular disc fibres and potentially increasing back pain (Smith, Nyland, Caudill, Brosky, & Caborn, 2008). Also, lumbar spinal flexion is associated with muscles strain, disc degeneration, bulging and disc herniation (Bartolozzi et al, 1991). Intervertebral space is reduced anteriorly and nuclei pulposus extrude posterolaterally.…”