“…, associati alla storia di Giona; in Abruzzo, nella iconostasi di S. Maria in Valle Porclaneta (1140-1150) 132 , nel portale di S. Giovanni ad insulam (inizio secolo XIII) 133 , nei più tardi plutei di S. Pellegrino a Bominaco 134 , e della cattedrale di S. Massimo (1263) 135 ; in Veneto, nel frammento di mosaico della cripta della cattedrale di Treviso (secolo XII) 136 . Infine, in alcuni specifici casi, ma per altre vie, la contaminazione dalle decorazioni orientali pare ancora accettabile, a causa delle caratteristiche morfologiche dell'apparato decorativo che mostra la ricezione di elementi propri dell'Oriente islamico, conosciuti verosimilmente attraverso le stoffe di lusso provenienti dalle manifatture asiatiche, bizantine, e mediate dall'interpretazione dell'area arabo-siciliana 137 .…”