“…I metalli pesanti accumulati nella polpa dei molluschi bivalvi, mostrano concentrazioni maggiori in determinati organi, in particolare nella ghiandola digestiva o epatopancreas, che svolge un ruolo attivo nella loro assimilazione, disintossicazione e/o eliminazione. La cinetica di contaminazione/decontaminazione non dipende infatti solo dal differenziale iniziale di concentrazione, ma anche da numerosi altri fattori (Soto et al, 1995;Boening, 1999;Casas e Bacher, 2006;Casas et al, 2008;Conti et al, 2008) come quelli chimico-specifici (legati all'elemento in traccia, al livello di contaminazione ed alle vie di contaminazione), quelli fisiologici del mollusco (legati a fattori speciedipendenti, al tasso di crescita ed alle variazioni di massa nel tempo, soprattutto se legate allo stato di maturità sessuale ed alla fase riproduttiva) e, infine, quelli ambientali (come la temperatura e la quantità/qualità del particolato alimentare disponibile). I molluschi esposti a metalli pesanti rispondono con due tipi di meccanismi di detossificazione (Amiard et al, 2006): o rendono il metallo non più biodisponibile attraverso la formazione di sali insolubili (come ad esempio i solfuri), oppure inducono la formazione di molecole a struttura organo-metallica, le metallotioneine, in grado di bloccare l'attività tossica del metallo (Ramsak et al, 2012).…”