Incidence and socioeconomic burden of hip fractures in Italy: extension study 2003-2005

Abstract

ziato un "trend" estremamente rapido: gli ultrasessantacinquenni erano il 15% nel 1992 ed il 13% nel 1982 (1). Ciò significa che in Italia una donna su cinque ed un uomo su sette hanno oggi più di 65 anni di età. Inoltre, gli ultra-ottantenni sono più di 400.000 (il 4% della popolazione) ma supereranno il milione di individui nei prossimi quarant'anni giungendo a costituire l'11% della popolazione nel 2045 (1). Il 70% delle morti registrate nel nostro Paese si collocano nella fascia di età compresa tra i 70 ed i 94 anni, ma l'emergere di una quinta età sembrerebbe confermato dal fatto che circa il 4% dei decessi in Italia (circa 25.000) avviene oltre i 90 anni (2). L'analisi dell'indice di vecchiaia rivela che in Italia si contano 143,1 anziani oltre i 65 anni ogni 100 giovani al di sotto dei 15 anni di età, con alcune differenze tra Nord (155,6), Centro (151,8) e Sud (91,5) ed una tendenza alla diminuzione delle INTRODUZIONE L a composizione della popolazione italiana ha subito profondi cambiamenti negli ultimi cinquant'anni più di altri Paesi industrializzati. Il calo delle nascite ed il progressivo invecchiamento della popolazione italiana sono quantificabili attraverso l'analisi dei dati demografici ISTAT (1). Dal 1950 la speranza di vita alla nascita nel nostro Paese è aumentata di 4 mesi all'anno e si attesta attualmente a 77,9 per gli uomini e 84,4 per le donne (1). Il 20% degli italiani, pari ad oltre 10 milioni di cittadini, ha già superato i 65 anni di età e la crescita di questa fascia di popolazione ha eviden- Reumatismo, 2010; 62(2)

Femoral cortical index: an indicator of poor bone quality in patient with hip fracture

“…The progressive aging of population leads inevitably to an increase of age-related diseases, as osteoporosis, whose care should be taken as an absolute health and social priority [1]. Osteoporosis is a major public health problem worldwide, largely due to morbidity and mortality, associated with osteoporotic fractures.…”

The contribution of cortical and trabecular tissues to bone strength: insights from denosumab studies

“…The incidence per 100 inhabitants reached 2.35 and 4.67 in men and women aged older than 75 years, respectively (with women aged older than 75 years the age group in which the highest number of fragility fractures was detected); and if the current trends continue, this number is expected to triple in the next 50 years (5). The medical and social cost of hip fractures in Italy is about 1 billion euros, most of which for surgery and rehabilitation (6). A comparative analysis based on national hospitalization records shows that the burden of hip fractures in Italy is comparable to that of AMI and strokes (7).…”

PTX3: a new mediator of bone metabolism and osteoporosis

“…Osteoporosis, the most common metabolic bone disease of the elderly, presents with decreased bone mass and increased occurrence of fragility fractures 1 . These fractures are one of the most important problem in the elderly population, leading to significant increase of cost to health care service [2][3][4] . Recent and contradictory data are reported about the possible role of PTX3 in bone homeostasis.…”