2018
DOI: 10.1080/23729333.2018.1508400
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British military mapping on the Western Front 1914–18

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“…Aerial photography has been one of the main advances in intelligence of the Great War. Zenithal or oblique aerial photos, taken during reconnaissance expeditions, were interpreted in the rear areas and used to continuously update tactical and strategic maps, both for spying on enemy positions and for detecting and monitoring one's own forces (Chasseaud, 2018).…”
Section: Sources and Methodsmentioning
confidence: 99%
“…Aerial photography has been one of the main advances in intelligence of the Great War. Zenithal or oblique aerial photos, taken during reconnaissance expeditions, were interpreted in the rear areas and used to continuously update tactical and strategic maps, both for spying on enemy positions and for detecting and monitoring one's own forces (Chasseaud, 2018).…”
Section: Sources and Methodsmentioning
confidence: 99%
“…Le cartografie militari potevano essere suddivise in due macrotipologie: quelle strategiche, diffuse sin dalla prima età moderna, che riproducevano caratteristiche topografiche come corsi d'acqua, viabilità, insediamenti e copertura boschiva, utilizzate per pianificare le operazioni belliche ad ampio raggio; e le mappe dei campi di battaglia, redatte sia per illustrare assetti bellici pregressi, sia per pianificare operazioni militari specifiche (Liebenberg et al 2016). A livello internazionale, si assisteva ad una forte eterogeneità sia in termini di conoscenze cartografiche, sia per quanto riguardava le caratteristiche dei documenti come la scala, il sistema di coordinate e di proiezione e la simbologia (Schneider 2017;Collier 2015a;Chasseaud 2018).…”
Section: La Cartografia Della Prima Guerra Mondialeunclassified
“…Alla fine delle ostilità, ogni esercito aveva ormai sviluppato il proprio inventario di simboli per descrivere graficamente il campo di battaglia; segni che iniziarono a standardizzarsi anche a livello internazionale, frutto degli scambi tra eserciti alleati, per cui alcuni accorgimenti si resero necessari in modo da rendere i propri supporti cartografici immediatamente comprensibili ai comandi cobelligeranti. È interessante notare, ad esempio, che le carte redatte dall'Esercito Italiano tra il 1915 e il 1917 prediligevano il colore blu o nero per le proprie truppe e il rosso per quelle nemiche; solo a partire dal 1918 si iniziò ad adottare il sistema cromatico inverso, cosiddetto "alla francese", similmente a quanto compì l'esercito britannico, in modo da conformare la simbologia utilizzata da tutti i paesi alleati per favorire la circolazione delle informazioni (Chasseaud 2018).…”
Section: Per Un'analisi Semiologica: Primi Spunti Sui Simboli Militariunclassified
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