1991
DOI: 10.3406/espos.1991.1464
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Applications and Applicability of the Geographical Research on Mortality: the example of Italy

Abstract: A few applications in health policy have been presented up to now in Italy by the geographical studies in mortality inequalities. But geographers have some information to give to the health authority of how it is possible to lower the unbalance in mortality between Northern and Southern Italy. An unbalance like this concerns the different types of deceases, which are predominant in each of these geographical areas. The Southern regions are affected by a general mortality of 8,0 to 9,5 per thousand, whilst the … Show more

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“…Con l'avvio, nei paesi più avanzati, della terza fase della transizione epidemiologica (Omran 1971), durante la quale si è assistito ad un'incidenza decrescente della mortalità derivante da malattie trasmissibili e ad una rilevanza crescente delle patologie di tipo degenerativo (e.g., le patologie cardiovascolari, o il cancro) e di quelle determinate da specifici modelli di comportamento umano (e.g., violenza, incidenti, o abuso di sostanze), l'impiego delle metodologie tipiche dell'analisi spaziale si è diffuso anche nell'ambito dello studio delle patologie non trasmissibili, nelle quali i fattori di rischio ambientali sono sovente annoverati tra le possibili concause (Palagiano 1991;Ghosh et al 1999;Wakefield 2007;Bertazzon 2009;Geraghty et al 2010;Palagiano, Pesaresi 2011; Najafabadi e Pourhassan 2011; Musa et al 2013;Bristow et al 2015;Mahdavifar et al 2016;Tlacuilo-Parra et al 2017;Ye et al 2017;Anand et al 2020). Come osservano Palagiano e Pesaresi (2011), "l'ambiente di per sé non genera malattie.…”
Section: Introduzioneunclassified
“…Con l'avvio, nei paesi più avanzati, della terza fase della transizione epidemiologica (Omran 1971), durante la quale si è assistito ad un'incidenza decrescente della mortalità derivante da malattie trasmissibili e ad una rilevanza crescente delle patologie di tipo degenerativo (e.g., le patologie cardiovascolari, o il cancro) e di quelle determinate da specifici modelli di comportamento umano (e.g., violenza, incidenti, o abuso di sostanze), l'impiego delle metodologie tipiche dell'analisi spaziale si è diffuso anche nell'ambito dello studio delle patologie non trasmissibili, nelle quali i fattori di rischio ambientali sono sovente annoverati tra le possibili concause (Palagiano 1991;Ghosh et al 1999;Wakefield 2007;Bertazzon 2009;Geraghty et al 2010;Palagiano, Pesaresi 2011; Najafabadi e Pourhassan 2011; Musa et al 2013;Bristow et al 2015;Mahdavifar et al 2016;Tlacuilo-Parra et al 2017;Ye et al 2017;Anand et al 2020). Come osservano Palagiano e Pesaresi (2011), "l'ambiente di per sé non genera malattie.…”
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