Alcohol, Cigarette, and Illegal Substance Consumption Among Medical Students

Gignon, Maxime; Havet, É.; Ammirati, Christine; Traullé, Sarah; Manaouil, Cécile; Balcaen, Thibaut; Loas, Gwenolé; Dubois, Gérard; Ganry, O.

doi:10.1177/2165079915570917

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“…Legal or illicit drugs may be used to self-medicate depression or serve as an immediate distraction from stress. Harris et al [4] and Park and Levenson [19] found that around 40% of students used alcohol as a coping strategy and highlighted that medical students are not invulnerable to excessive drinking, smoking, or abuse of illicit drugs [20]. Furthermore, substance use is not always reduced when students enter professional life as doctors [18].…”

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confidence: 99%

How to Cope with the Challenges of Medical Education? Stress, Depression, and Coping in Undergraduate Medical Students

Steiner-Hofbauer

Holzinger

2020

Acad Psychiatry

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Objectives Up to 90% of medical students experience stress. Studies have observed a relationship between stress and depression. Coping strategies to deal with stress and depression are of great interest. This study aimed to evaluate the prevalence of stress and depression and the efficacy of coping strategies in undergraduate medical students. Methods This survey was conducted with 589 second-year and sixth-year students in 2017 at the Medical University of Vienna. The questionnaire included a stress and coping questionnaire, depression screening, substance use questionnaire, and questionnaire concerning leisure time activities. Results The coping strategies were included in a regression model to assess their predictive value for stress and depression screening scores. The most common stressor was performance pressure overload (92.1%). Overall, 52.4% of the participating students reached critical scores in the depression screening. Positive thinking and active coping were associated with lower stress scores. Positive thinking also was a protective factor against depressive symptoms. Less than 2% of all students reached high-risk values for substance use. Conclusion Accessible counseling for students in need of psychological care should be provided. Different interventions of positive psychology showed a positive impact on depression screening scores.

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confidence: 99%

How to Cope with the Challenges of Medical Education? Stress, Depression, and Coping in Undergraduate Medical Students

Steiner-Hofbauer

Holzinger

2020

Acad Psychiatry

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“…Lo studio ha voluto indagare la prevalenza del consumo rischioso e dannoso di alcol e di tabacco in una popolazione di studenti universitari italiani, ad oggi riconosciuta da diversi autori come popolazione a rischio sia per la dipendenza da alcol (Miquel et al, 2016;O'Neill et al, 2015;Campos et al, 2011;Reavley et al, 2011;English et al, 2011;Beenstock et al, 2010) sia per la dipendenza da tabacco (Chopra et al, 2015;Alvur et al, 2014;Nasirian et al, 2013) o per entrambe le dipendenze (Gignon et al, 2015;Rueger et al, 2012). Dai risultati dello studio è emerso che, seppur in minima parte rispetto al campione totale considerato, gli studenti infermieri manifestano problemi patologici per quanto riguarda il consumo di alcol e di tabacco, infatti il 2.3% del campione risulta avere problemi alcol-correlati o di dipendenza da alcol e il 7.1% del campione presenta un grado di dipendenza dalla nicotina alto o molto alto.…”

Section: Discussioneunclassified

Consumo di alcol e tabacco negli studenti infermieri: uno studio osservazionale

Galli¹,

Piergigli²,

Pierini³

et al. 2018

Mission

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IntroduzioneL'Unione Europea è nel mondo la regione con la più elevata proporzione di consumatori di bevande alcoliche e con i più alti livelli di consumo . L'alcol è, in ordine di rilevanza, il terzo fattore di rischio per malattia e morte prematura dopo il fumo e l'ipertensione, più rilevante dell'ipercolesterolemia e del sovrappeso, tre volte più importante del diabete e cinque volte più dell'asma (WHO, 2002). Oltre ad essere una sostanza in grado di indurre dipendenza ed essere la causa di circa 60 differenti condizioni di malattia e infortunio, l'alcol è responsabile di danni sociali, mentali ed emotivi, compresi la criminalità e le violenze in ambito familiare, che ogni anno costano all'Unione Europea circa 124 miliardi di euro di oneri tangibili . L'alcol, spesso, viene assunto proprio per i suoi effetti tossici, e molti bevitori, in particolar modo i giovani, assumono l'alcol deliberatamente e consapevolmente per esserne intossicati, ovvero per ubriacarsi; tuttavia, questa modalità di bere rappresenta spesso la causa di molti danni sociali. Inoltre, il rischio degli effetti sociali negativi dell'alcol più comunemente conosciuti, come l'essere coinvolti in una rissa, danneggiare la vita familiare, il matrimonio, il lavoro, gli studi, le amicizie o la vita sociale, aumenta in proporzione alla quantità di alcol assunta, senza alcun effetto soglia evidente. L'aumento del rischio ai livelli più bassi di consumo è in gran parte dovuto a bevitori di piccole quantità che occasionalmente assumono quantità maggiori d'alcol (Rem & Gmel, 1999). Negli ultimi anni in Italia si è assistito ad un cambiamento nei consumi di alcol per lo più dovuti alla cultura del tempo libero. Il cambiamento nel modello di consumo ha visto una diminuzione del consumo quotidiano, tipico del tradizionale modello mediterraneo, un aumento di chi beve fuori dai pasti e occasionalmente, con un adeguamento al modello di consumo nord europeo. Questo comportamento è più pronunciato tra gli adulti fino a 44 anni e tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni, nei quali è forte la crescita del consumo di alcol fuori pasto. Tutti i sistemi di reportistica nazionale concordano sul fatto che i giovani di 18-24 anni sono una delle categorie in cui è più diffuso il consumo a maggior rischio, che comprende il consumo fuori pasto, il consumo abituale elevato e il binge drinking, una modalità di consumo di quattro/cinque o più Unità Alcoliche (UA), che provoca un'alcolemia superiore a 0,8g/l, in circa 2 ore. Allo stesso modo della dipendenza da alcol, il tabagismo è considerato una dipendenza patologica in quanto l'uso di tabacco determina una modificazione definitiva del cervello che rende molto difficile l'astinenza e, nel caso di cessazioni, si associa ad un'elevata probabilità di recidive (Leshner, 1997). I risultati di un recente studio svolto in Italia (Gallus et al., 2011) hanno evidenziato che nel 2010 la prevalenza complessiva del fumo era pari al 21,7%, rispettivamente il 23,9% tra gli uomini e il 19,7% tra le donne, con un consumo medio ...

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“…Tres de cada diez estudiantes presentó dependencia alcohólica, resultado similar a investigaciones realizadas en Estados Unidos y Francia, donde identificaron que un tercio de los estudiantes de medicina presentaban criterios de abuso/dependencia alcohólica, y que una proporción similar de los estudiantes eran bebedores de riesgo o considerados bebedores perjudiciales (11% para los bebedores de riesgo y 21% para los bebedores perjudiciales) 14,15 . En relación al consumo de tabaco, se encontró que uno de cada diez presentaba algún grado de dependencia al mismo; resultados más bajos en comparación con un estudio realizado en Francia, que identificó que del 16% de estudiantes que eran fumadores de tabaco y el 20% presentó señales de dependencia 16 ; otro estudio obtuvo que el 12% de los estudiantes presentaban scores positivos a dependencia al tabaco 15 , resultado que es más parecido al que se encontró.…”

Section: Discussionunclassified