INTRODUZIONELa possibilità di contrarre in gravidanza infezioni trasmissibili capaci di provocare complicanze fetali e/o postnatali anche severe comporta la necessità di realizzare un percorso preventivo, diagnostico e terapeutico multidisciplinare e multiprofessionale previsto anche dal Legislatore nel Decreto Ministeriale del 10 settembre 1998 che individua i "Protocolli di accesso agli esami di laboratorio e di diagnostica strumentale per le donne in gravidanza e a tutela della maternità" (9). La diagnostica delle infezioni materno-fetali in gravidanza è un'attività particolarmente densa di aspettative per l'utente e comporta un importante impegno di risorse umane e materiali per l'organizzazione sanitaria. Al Laboratorista spetta il compito di governarla sia dal punto di vista analitico che organizzativo: le indagini di laboratorio svolgono, infatti, un ruolo chiave nel definire lo status immunitario della gravida, nella diagnosi di infezione materna e nello stabilire l'eventuale trasmissione di questa al feto. Il nostro lavoro analizza i risultati sierologici ottenuti in una coorte di gravide afferenti al laboratorio di Patologia Clinica di Fano (Azienda Sanitaria Unica Regionale, Regione Marche, Zona Territoriale N° 3) nei confronti del Toxoplasma gondii, del virus della Rosolia e del Citomegalovirus essendo questi microrganismi i principali responsabili di infezioni materno-fetali (5,13,20,26). Lo scopo è stato quello di utilizzare le informazioni sieroepidemiologiche raccolte, dopo averle confrontate con quanto presente in letteratura, principalmente per interventi di medicina preventiva e sanità pubblica.
MATERIALI E METODII dati raccolti si riferiscono ad una coorte di gravide afferenti al nostro laboratorio per la diagnostica sierologica nei confronti di Toxoplasma gondii e Citomegalovirus nel periodo gennaio-maggio 2005 e per tutto l'anno 2005 per il virus della Rosolia. I campioni presi in considerazione, dopo aver eliminato i test ripetuti, sono stati rispettivamente: 709 per Toxoplasma gondii, 747 per il virus della Rosolia e 419 per il Citomegalovirus, appartenenti a una coorte di gravide di età compresa fra 16 e 44 anni ed età gestazionale fra la quarta e la quarantesima settimana. La matrice biologica per l'analisi è costituita da
SUMMARYToxoplasma gondii, Rubella virus and Citomegalovirus are responsible for maternal-fetal infections that can cause severe consequences in fetus. The surveillance of these infections in pregnancy is made by specific antibodies detection and when necessary by demostrating the presence of the infectious agent in body fluids. We have evaluated the seroprevalence of antibodies in a cohort of 1100 pregnant women against Toxoplasma gondii, Rubella virus and Citomegalovirus. Our data show a low seroprevalence against Toxoplasma gondii, a suboptimal immunitary coverage against Rubella virus and a significative increase of incidence in Citomegalovirus infection. The study suggests the need of a multiprofessional and multidisciplinary approach for the right management of ...