“…Legato alla dimensione cognitiva della metafora è il grado di convenzionalità delle concettualizzazioni, relativo a quanto esse sono comuni o originali nel pensiero all'interno del contesto in cui si manifestano. Kövecses (2005;2010a;2010b;2010c) ha proposto una distinzione tra metafore concettuali universali o quasi universali, diffuse oltre i limiti di specifiche culture e comunità linguistiche perché basate generalmente sull'esperienza fisica dell'essere umano, e metafore vincolate (i) al contesto globale, relazionato con il territorio e quindi con la sua geografia, i suoi paesaggi, la sua flora e la sua fauna, con i gruppi sociali che le utilizzano e con la storia della comunità linguistica di appartenenza, e (ii) al contesto locale, relativo a condizioni fisiche come, ad esempio, la stagione dell'anno in cui ci si trova, alla conoscenza, da parte di chi parla, delle principali entità coinvolte nel discorso (sé stesso, chi ascolta e i concetti associati nel trasferimento metaforico), il contesto culturale immediato, legato alla rilevanza di un evento per la comunità nel momento dell'enunciazione, le relazioni sociali tra gli interlocutori e il ruolo sociale attribuito loro, la situazione enunciativa e il contesto linguistico nel caso di metafore nuove che ne richiamano altre già espresse all'interno dello stesso discorso.…”